"Mai dire mai". Così Urbano Cairo ha risposto ai giornalisti che chiedevano lumi in merito alla questione dei diritti TV della serie A. L'occasione utile è stata la conferenza stampa di Milano, nel corso della quale è stata illustrata la programmazione di La7 per la nuova stagione. Al patron è stato chiesto se per caso ci fosse l'interesse del suo gruppo verso l'eventuale partecipazione al nuovo bando. L'imprenditore, editore televisivo e presidente del Torino è stato abbastanza possibilista.

'Disponibili, se c'è un ritorno economico'

Urbano Cairo, pertanto, ha aperto la sua porta.

"La prima asta per l'attribuzione dei diritti non ha avuto successo. Ci sarà un secondo bando e, in merito ad una nostra partecipazione, vedremo. Se la cosa può essere di nostro interesse ne parleremo, ma certamente non lo faremo se non ci sono ritorni economici". In questi giorni, alla luce delle difficoltà oggettive che la Lega sta incontrando per l'attribuzione del diritti tv, si è parlato anche della possibilità di creare un canale apposito, con contenuti esclusivamente sportivi. Ipotesi che lascia Cairo molto perplesso alla luce dell'esperienza di Gazzetta TV. "Fu un'operazione molto costosa per RCS MediaGroup - sottolinea - circa 10 milioni di euro. Non ha avuto fortuna e, pertanto, prima di rifare qualcosa del genere, un imprenditore ci pensa cento volte".

Il prossimo bando

Il secondo bando per l'assegnazione dei diritti TV dovrebbe vedere la luce tra settembre ed ottobre prossimi. Certa la partecipazione di Sky, incerta quella di Mediaset che non aveva presentato alcuna offerta al primo bando, contestato dai vertici del Biscione perché "contrario ai principi della libera concorrenza e penalizzante per gli utenti".

L'asta è stata invalidata dalla Lega perché l'unica offerta presentata, quella di Sky che si aggirava sui 440 milioni di euro, era di gran lunga inferiore rispetto all'importo a base d'asta di un miliardo. Il nodo della questione che ha portato al ritiro di Mediaset dal primo bando era invece il principio di esclusività inserito dalla Lega, per il quale le emittenti non avrebbero potuto comprare lo stesso pacchetto di gare.

In questi giorni, infine, si è ventilato di una possibile trattativa tra Mediaset e Sky, i cui vertici potrebbero incontrarsi presto per discutere dei diritti TV della prossima Champions League, detenuti ancora dall'azienda lombarda che, però, sarebbe disposta a trattarne la vendita con il colosso di Murdoch il quale, dalla stagione 2018/2019, avrà l'esclusiva della competizione. Non è da escludere che rientrino nel discorso anche i 'soffererenti e sofferti' diritti televisivi del massimo campionato italiano.