La Fiorentina Women's fa il suo esordio assoluto in Champions League battendo il Fortuna Hjorring (formazione accreditata della quinta posizione nel ranking UEFA) nell'andata dei sedicesimi di finale al termine di una partita combattuta ma vinta meritatamente dalle ragazze guidate in panchina dai mister Fattori e Cincotta.
La gara
Le due squadre partono contratte, e si studiano per un discreto quarto d'ora: al di là del ranking, la Viola era una squadra particolarmente temuta in sede di sorteggio dalle formazioni di prima fascia. Così come, va detto, sicuramente il Fortuna Hjorring (tra le peggiori) era sicuramente una con le quali c'erano le maggiori chances di giocarsi la qualificazione.
E la partita di ieri sera del "Franchi" ce l'ha dimostrato. Avevamo negli occhi il Fortuna di un anno fa, che estromise il Brescia agli ottavi di finale: la formazione vista ieri sera è sempre molto forte fisicamente (come da tradizione del calcio scandinavo) ma molto giovane, quindi inesperta. La Fiorentina nella prima mezz'ora di partita ha fatto fatica soprattutto a coordinare i movimenti tra i reparti: troppo spazio lasciato tra le linee, nelle quali si infilavano agevolmente le danesi. A centrocampo, soprattutto, Carissimi e Adami perdevano molti palloni e non riuscivano ad accorciare con efficacia. La prima occasione degna di nota è per le ospiti con Gewitz che calcia forte dal cuore dell'area di rigore, ma il portiere della Fiorentina Ohrstrom ribatte d'istinto, confermandosi ancora come la miglior numero uno del nostro campionato.
La Viola allora si scuote e si porta in avanti trovando il gol al 39': sugli sviluppi di un calcio d'angolo il pallone viene scaricato ai 25 metri a Vigilucci che non ci pensa due volte e scarica il destro che, complice una deviazione, fa inarcare la traiettoria e si insacca alle spalle del portiere danese che può solo guardare il pallone.
Esplode il "Franchi" (con la tribuna centrale gremita e diverse centinaia di presenze anche su quella opposta) e Fiorentina che chiude il primo tempo in vantaggio.
La ripresa vede le campionesse d'Italia dei fratelli Della Valle più intraprendenti che trovano il raddoppio dopo un quarto d'ora: cross lungo dalla destra, buco clamoroso del centrale difensivo e Mauro che colpisce di testa all'altezza del dischetto del rigore.
Un gol splendido che mette la Viola nelle migliori condizioni in vista del ritorno. Col passare dei minuti però la stanchezza fisica e psicologica si fa sentire e le danesi si rifanno sotto, trovando il gol della speranza ad un quarto d'ora abbondante dalla fine con una bella azione personale di Bruun, che salta Bartoli e incrocia sotto il "sette" con Ohrstrom che non può fare nulla. Prima del triplice fischio c'è tempo per una grande occasione per la Fiorentina con il palo colto da Vigilucci, complice anche la deviazione del portiere danese Christensen. Finisce così, con la Fiorentina che bagna il proprio esordio europeo con una vittoria al cospetto di una formazione blasonata e con tanta speranza in vista del ritorno fra sette giorni in Danimarca.
Le voci delle protagoniste
Ecco le parole di Ilaria Mauro, Valery Vigilucci, Stephanie Ohrstrom e Patrizia Caccamo raccolte nell'immediato dopo partita.
Il mister danese Sorensen non fa drammi, e in sala stampa ha elogiato l'atteggiamento della Fiorentina: "Sono state più brave di noi, più aggressive e conquistando più occasioni da gol. Hanno meritato di vincere, ma al ritorno sarà diverso, perché in casa giochiamo meglio". Polemico con l'arbitro, la cipriota Sofia Karagiorgi: "Ha fischiato troppo, non ha lasciato correre il gioco". Il tecnico danese comunque è fiducioso: "Già lo scorso anno abbiamo affrontato una situazione simile, contro l'Atletico Bilbao, perdendo fuori casa siamo poi riusciti a ribaltare la situazione". Questa Fiorentina però davvero dire la sua anche sull'ostico terreno di gioco danese.