Dopo la lunga fase di qualificazione, domani e giovedì prendono il via i sedicesimi di finale della Champions League femminile di calcio: tutte a caccia del Lione campione in carica e vincitore della manifestazione per quattro volte. Per l'Italia in campo la Fiorentina (vincitrice della Serie A la scorsa stagione e alla prima apparizione in Champions) e il Brescia (giunto secondo in Serie A: in Europa vanta un quarto di finale due anni fa).

Panoramica

Se dovessimo piazzare le squadre su una ipotetica griglia di partenza stile Formula 1, indubbiamente in pole position c'è il Lione: le francesi hanno il maggior numero di trofei in bacheca (quattro) e lo detengono da due stagioni consecutive dopo altrettante vittorie ai calci di rigore (nel 2016 sul Wolfsburg a Reggio Emilia e nel 2017 sul Paris Saint Germain a Cardiff).

La spina dorsale della squadra, formata da Bouhaddi in porta, Renard in difesa, Maroszan a centrocampo e Hegerberg in attacco è garanzia di solidità in difesa e fantasia e incisività in attacco. In prima fila col Lione, sicuramente il Wolfsburg: le tedesche soprattutto da centrocampo in su possono contare su una varietà di soluzioni impressionanti. L'islandese Gunnarsdottir e la svizzera Dickenmann in mediana innescano un trio di attaccanti formidabile: Wullaert (Belgio), Popp (Germania) e Harder (Danimarca, finalista con gol all'Europeo). Poco staccato c'è il Barcellona che, come per gli uomini, sta cominciando ad investire pesantemente anche per le donne: anche per le blaugrana una top per ruolo, con il portiere della nazionale spagnola Panos, il difensore brasiliano Fabiana, a centrocampo Losada, Andonova e Bussaglia e in attacco la miglior giocatrice della passata stagione Lieke Martens (protagonista assoluta della vittoria olandese nel Campionato Europeo) e Toni Duggan.

Tra le outsider possiamo inserire la vincitrice della supersfida tra Chelsea e Bayern Monaco (peccato che una gara così si consumi subito, ai sedicesimi).

Le italiane

Ai nastri di partenza di questa Champions League a difendere i nostri colori ci sono le due squadre che hanno monopolizzato la passata edizione della Serie A: Fiorentina e Brescia.

Le Viola, che sono state ufficialmente la prima società professionistica ad affacciarsi nel panorama femminile italiano, hanno vinto il primo Scudetto della loro storia dopo una cavalcata incredibile, frutto di 21 vittorie in 22 partite. Unico neo, la sconfitta per 1-0 sul campo del Mozzanica (oggi Atalanta). Per la squadra toscana, guidata in panchina dal duo Fattori-Cincotta, anche la vittoria della Coppa Italia a completamento di una stagione da incorniciare.

Questo campionato, però, non è iniziato nel migliore dei modi per la Fiorentina: sconfitta pesantemente proprio dal Brescia nella Supercoppa (4-1), non è arrivata la prima vittoria nemmeno in campionato. Anzi, se non ci fosse stata la zampata della giovane Zazzera al 95' nella partita contro il Verona (finale 1-1), staremmo commentando già una situazione molto delicata per la panchina gigliata.

Da esordiente in Champions, per la Fiorentina ci si aspettava un sorteggio duro, in quanto non testa di serie (a differenza della Champions maschile, nella quale c'è un ranking per nazioni, per le donne vale solo il ranking della società): è stato pescato il Fortuna Hjorring, formazione danese con grande esperienza internazionale che conosce bene il nostro calcio, ha infatti incontrato due volte il Brescia (nel 2015 e nel 2016 negli ottavi di finale, una qualificazione per parte).

Per la Viola, che giocherà l'andata in casa al Franchi (la società spera di avere una grande risposta di pubblico come fu per la partita decisiva per lo Scudetto, quando allo stadio accorsero quasi 8mila persone), un impegno difficile, ma non impossibile considerando anche che le danesi hanno rinnovato fortemente la rosa e che la loro età media è molto bassa.

Il Brescia invece affronta la sfida contro l'Ajax (esordiente assoluto in Champions League) con uno spirito totalmente differente: dopo la straripante vittoria contro la Fiorentina in Supercoppa (quarta consecutiva per le Leonesse), è arrivata la vittoria nella prima di campionato: 6-0 a Bari con tripletta di Cristiana Girelli. Ed è proprio la neocapitano, insieme all'altra veterana Daniela Sabatino e al portiere Chiara Marchitelli lo zoccolo duro che il presidente Cesari ha voluto mantenere in squadra in un'estate che ha visto una vera e propria rivoluzione.

A partire dallo staff tecnico (via Bertolini, approdata - con merito - in Nazionale, al suo posto Gianpiero Piovani), fino alla quasi totalità della rosa, soprattutto con gli addii (verso la Juventus) di Rosucci, Gama e Bonansea. Sono arrivate molte straniere: Mendes (difensore, Portogallo), Hendrix (difensore, Stati Uniti), Sykora (centrocampista, Polonia), Heroum (centrocampista, Finlandia), Daleszczyk (centrocampista, Polonia). Tutti arrivi, uniti a quelli della Fiorentina, del Verona e della Juventus, che fanno capire come il calcio femminile italiano stia acquisendo appeal a livello internazionale. La sfida contro l'Ajax, per una squadra esperta e soprattutto sulle ali dell'entusiasmo come il Brescia, non dovrebbe rappresentare una grossa insidia: da tenere d'occhio soprattutto Desiree Van Lunteren, faro del centrocampo dei Lancieri.

Il quadro completo

Mercoledì 4 ottobre

BIIK Kazygurt (Kaz) - Glasgow City (Sco)

Medyk Konin (Pol) - Lione (Fra)

Paok (Gre) - Sparta Praga (Cze)

Apollon (Cip) - Linkoping (Sve)

Gintra (Lit) - Zurigo (Svi)

Minsk (Bie) - Slavia Praga (Cze)

Avaldsnes (Nor) - Barcellona (Spa)

LSK (Nor) - Brondby (Dan)

Ajax (Ola) - Brescia (Ita)

Atletico Madrid (Spa) - Wolfsburg (Ger)

St.Polten (Aut) - Manchester City (Eng)

Chelsea (Eng) - Bayern Monaco (Ger)

Fiorentina (Ita) - Fortuna Hjorring (Dan)

Montpellier (Fra) - Zvezda 2005 (Rus)

Giovedì 5 ottobre

Olimpia Cluj (Rom) - Rosengard (Sve)

Stjarnan (Isl) - Rossiyanka (Rus)

Le gare di ritorno si giocherano l'11 e il 12 ottobre