L’andata degli ottavi di finale di Champions League femminile non sorride neanche alla Fiorentina, che esce sconfitta 4-0 sul terreno amico del “Franchi” contro la corazzata tedesca del Wolfsburg. I gol tutti nella ripresa, quando la Fiorentina ha allentato un po’ l’intensità e coprendo meno gli spazi. A segno Gunnarsdottir due volte, Harder e Popp, con il portiere svedese della Fiorentina Ohrstrom che in più di una occasione ha evitato che il punteggio potesse assumere dimensioni esagerate. Un ko sicuramente prevedibile vista la differenza di blasone e di rosa a disposizione delle due squadre: quello che può lasciare Fattori e Cincotta probabilmente più insoddisfatti è la sostanziale incapacità delle loro ragazze di portarsi in maniera incisiva nella metà campo avversaria.

Certo, ripartire dalla propria trequarti tutte le volte non è facile, però per Caccamo e soprattutto Mauro i palloni giocabili si sono contati sulle dita delle mani.

La formazioni

Come prevedibile, il duo in panchina della Viola si copre: difesa a 5 con Guagni, Tortelli, Linari, Bartoli e Vigilucci (assetto che contro il Fortuna Hjorring nei sedicesimi aveva dato i suoi frutti), centrocampo a 2-3 con Carissimi e Adami e con Bonetti a fare da pendolo tra mediana e attacco dove agivano Caccamo e Mauro. Dall’altra parte mister Lerch non ha fatto turnover: dentro tutte le big (Wullaert ha lasciato spazio a Pajor) e 4-3-3 con in avanti Harder e Popp proprio con Pajor.

La gara

Il possesso è da subito in mano alle tedesche, che però fanno fatica a portare attaccanti davanti ad Ohrstrom: le solite azioni, le imbucate per l’inserimento alle spalle della linea difensiva non si sono viste nei primi 45 minuti.

La difesa della Fiorentina era molto bassa, proprio per non dare modo di inserirsi alle biancoverdi. Ciò non toglie che le occasioni comunque siano arrivate: dopo un bel contropiede con Caccamo al minuto nove che non si è concretizzato (tiro di Bonetti alto), sono arrivate ciance con Harder, Pajor, e soprattutto Hansen, che nel primo tempo ha ingaggiato un duello personale con la 87 svedese della Viola senza successo.

Nella ripresa, il gol al 49’ di Gunnarsdottir (probabilmente viziato da fuorigioco) ha fatto crollare il sottile muro toscano che resisteva: a quel punto i reparti si sono scollati e il Wolfsburg ha avuto gioco facile nel chiudere le avversarie nella loro area di rigore e non rischiare praticamente mai. Solo in una occasione, al 62’ con Caccamo un sussulto Viola: ma Schult non ha concesso la gioia alle padrone di casa.

A quel punto la Fiorentina era già sotto 3-0: al 54’ Harder non lascia scampo ad Ohrstrom dal limite dell’area su sviluppi di un corner, che proprio la svedese aveva concesso con un intervento straordinario sulla capitano della Danimarca; al 60’ il secondo sigillo personale della centrocampista islandese Gunnarsdottir. Al minuto 73’ il quarto e ultimo gol della serata firmato da Alexandra Popp. Tra sette giorni il ritorno in Germania, con la Fiorentina che ha l’obbligo morale di andare e fare battaglia: la differenza in campo è tanta, sia tecnica che atletica. Però per una squadra esordiente assoluta nella competizione, passare per queste partite è assolutamente necessario nel percorso di crescita che si sta cercando di intraprendere.

Migliori in campo: Ohrstrom (Fiorentina), Harder (Wolfsburg)

Il tabellino di Fiorentina-Wolfsburg 0-4

Fiorentina (5-3-2): Ohrstrom; Guagni, Tortelli (81’ Daniel), Linari, Bartoli, Vigilucci; Bonetti (74’ Einarsdottir), Carissimi, Adami; Caccamo (69’ Brazil), Mauro. All.: Fattori-Cincotta. A disposizione: Durante, Fedele, Rinaldi, Domi.

Wolfsburg (4-3-3): Schult; Maritz, Fischer, Goessling, Peter; Hansen (78’ Bernauer), Gunnarsdottir, Dickenmann; Harder (74’ Baunach), Pajor (66’ Blasse), Popp. All.: Lerch. A disposizione: Frohms, Wensing, Wullaert, Wedermeyer.

Arbitro: Sara Persson (SWE). Assistenti: Sandra Osterberg (SWE), Josefin Aronsson (SWE).

IV Uff.: Lovisa Johanssen

Marcatori: 49’, 60’ Gunnarsdottir, Harder 54’, Popp 73’