Il Milan di Gattuso ha avuto un inizio che poteva essere sicuramente migliore. C'è una componente legata alla sfortuna, ma anche la consapevolezza che ancora il tecnico non è riuscito ad incidere come ci si sarebbe augurato. In attesa che, sul campo, arrivino tempi migliori, è anche il momento di dare una seria occhiata a quanto accade sulle scrivanie. Sono davvero lontanissimi i tempi in cui in estate si parlava di tormentoni legati alle "cose formali", con cui si poneva l'accento su un club che era tornato a fare la voce grossa sul mercato e sembrava in grado di rinverdire i fasti del passato attraverso la nuova proprietà cinese.
Oggi la società deve fare i conti con la possibilità di ricevere sanzioni dall'Uefa per bilanci che non sono in regola con i parametri del Fair Play Finanziario e si cerca un sistema per rimettere in equilibrio le cose, per non incorrere in brutte figure che, a livello planetario, il Milan non ha mai conosciuto qualcosa che inficiasse a tal punto il suo brand, che continua a tenere la sua valenza dopo tanti anni di delusioni sportive.
Milan: gli scenari futuri
La possibilità, ad oggi, che il Milan subisca la sanzione massima, ossia l'esclusione dalle coppe europee, risulta remota. Non bisogna, però, abbassare la guardia, dato che se non si riuscisse a trovare un accordo con l'Uefa, diventerebbe concreta la prospettiva che si possa assistere ad una sanzione che prevederebbe la figura di una o più finestre di mercato. Considerato che la necessità di una rifondazione dopo una stagione come quella attuale si tratterebbe di un handicap non da poco e rappresenterebbe comunque un'onta non semplice da cancellare per uno dei club più importanti al mondo. Con tutto il rispetto, infatti, il Milan non è il Dnipro.
Ultime notizie Milan: 400 milioni in arrivo?
Il Milan sa che gran parte di problemi risiedono nella necessità di liquidare il debito nei confronti del Fondo Elliot, il cui ruolo di finanziatore è stato determinante per l'acquisizione da parte della proprietà cinese. Attualmente l'esigenza è quella di coprire il credito ricevuto entro l'ottobre 2018.
Secondo, però, quanto riporta il Corriere della Sera Highbridge (hedge found con sede a Londra ed Hong Kong) sarebbe pronto a prestare 400 milioni di euro, ponendo la condizione che Yonghong Li resti in sella al Milan. Una conditio sine qua non che rappresenterebbe una garanzia di continuità aziendale. Questo, però, non precluderebbe al club rossonero di provare a reperire un socio di minoranza.L'intervento di Highbridge permetterebbe di diluire l'attuale debito con il Fondo Elliot (oggi di circa 350 milioni) in 4-5 anni. Questo permetterebbe al Milan di avere un carico ben minore sui bilanci annuali delle prossime stagioni.