Bari-Castel di Sangro del 1997? Partita truccata, pilotata per dare la vittoria di pugliesi che, in questo modo, ottennero la promozione in serie A. Gli avversari, infatti, erano già salvi. Due i testimoni che Massimo Giletti ha portato a supporto della tesi durante il programma televisivo di La7, 'Non è l'Arena', andato in onda domenica sera. Il Bari vinse 3-1 e, negli anni, spesso si è parlato di un match strano, da ufficio inchieste. Questa volta sono usciti allo scoperto i protagonisti.

Giletti ha fatto lunghe ricerche, che hanno dato buon esito.

Il giornalista ha portato a parlare, a viso scoperto, Luca Albieri, all'epoca calciatore del Castel di Sangro. Il risultato era stato deciso a tavolino. Albieri ha fatto sapere di aver atteso tanto per fare la rivelazione, ma di essersi sempre sentito in colpa per aver tenuto finora il segreto dentro di sé. Un secondo calciatore ha parlato dell'accaduto senza sapere di essere ripreso.

Era il 15 giugno del 1997 al San Nicola. Un anno prima il Bari era retrocesso in serie B. In casa, contro il già salvo Castel di Sangro, servivano i tre punti. Segnarono Ventola, Guerrero e Volpi per i biancorossi pugliesi. In quel Castel di Sangro giocavano due calciatori che, successivamente, avrebbero fatto parte del Bari.

Ossia il centrocampista Alberti (che allenerà il Galletto nella stagione 2013/2014) e Spinesi, all'epoca giovanissimo, in Puglia dal 1998 al 2004.

La combine del San Nicola: ne parlò anche uno scrittore americano

L'inchiesta di Non è l'Arena ha preso spunto dal libro scritto dall'americano Joe McGinnis dal titolo 'Il miracolo del Castel di Sangro'.

Si ripercorre appunto la storia stagione in serie B del piccolo comune abruzzese (5mila abitanti). Lo scrittore s'innamorò letteralmente di quel piccolo club e lo seguì in casa e in trasferta per tutto il campionato di serie B Una squadra, quella, allenata all'epoca da mister Jaconi. Le testimonianze di ieri sera iniziano da quella anonima di un calciatore abruzzese che non sa di essere ripreso da una telecamera.

Dice: "Nello spogliatoio si capisce come doveva finire la partita. Non abbiamo neanche fatto riscaldamento fuori, ma in palestra". L'ex calciatore aggiunge che era giusto vincesse il Bari, a meno che qualcuno non avesse portato in spogliatoio qualcosa per cambiare la storia (forse soldi?). In Puglia dal venerdì, il Castel di Sangro si gode la piscina e addirittura, il sabato sera, la squadra esce e fa tardi. Domenica, poi, la partita: "Doveva finire inizialmente 2-1. Poi alcuni giocatori dovevano fare gol. Alla fine ricevemmo il premio salvezza più il premio-Bari. Festeggiammo più noi di loro".

Tocca poi a Luca Albieri, nel 1997 22enne. "Dovevamo essere un po' permissivi. Perdere in quel modo fece male a un gruppo che conquistò quella storica salvezza in B con sudore e fatica.

McGinnis? La prese malissimo".

Quel Bari andò in A dopo aver lottato spalla a spalla con il Genoa. E terminò il campionato cadetto al quarto posto. Il Genoa chiuse quinto a -1. Solo nel 2007 i liguri faranno ritorno nella massima serie.