Alle 3 italiane sono arrivati i missili sulla Siria: lanciati dalle forze militari di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia su Damasco e Homs, hanno colpito tre centri di ricerca siriani. Dal Paese attaccato è poi arrivato il bilancio, che parla di tre feriti e di danni limitati. Infuriata la Russia, ma per ora solo a parole. L'Italia ha confermato che non parteciperà a un'azione bellica diretta contro Damasco.

Donald Trump ha dunque rotto gli indugi in risposta al presunto attacco con gas nervino contro civili. Sono stati utilizzati missili Tomahawk e jet militari, il tutto ripreso in diretta su Youtube e sui social dagli attivisti siriani.

Poche oro dopo l'attacco, all'alba, Damasco si presentava deserta, ma con alte colonne di fumo che si alzavano dalle zone colpite dai bombardamenti.

Le reazioni all'attacco sulla Siria

Dopo i missili e i jet contro la Siria, il premier britannico Theresa May ha parlato di un'azione che ha avuto successo. Azione legale, secondo il primo ministro inglese, in risposta al passato terribile del regime siriano che ha anche utilizzato armi chimiche contro il popolo. Più in particolare, i missili britannici (sono stati utilizzati quattro Tornado) avrebbero colpito una struttura militare vicino a Homs, dove erano presenti armi chimiche del regime di Assad.

Londra non avrebbe avvertito Mosca dell'inizio dell'attacco.

Angela Merkel, cancelliere tedesco, ha fatto sapere di ritenere appropriato l'intervento armato. La Germania non parteciperà comunque alle azioni militari. Dalla Francia, il ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian non ha escluso altri attacchi contro la Siria, ma solo in caso di un nuovo attacco chimico. Secondo il ministro, buona parte dell'arsenale chimico di Damasco sarebbe andato distrutto.

Il presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni si è associato agli altri capi di governo alleati degli Stati Uniti nel definire giusta l'azione militare come risposta all'attacco con gas. Dall'Italia non sono partiti aerei, non c'è stata alcuna azione di guerra. Gentiloni auspica che non si vada verso un'escalation pericolosa, confermando che l'intervento è stato circoscritto ai depositi di armi chimiche.

La Russia mostra i muscoli, a parole

Mosca non ha reagito all'attacco occidentale contro la Siria, non ha abbattuto i missili (pare che gli americani avessero avvertito la Russia prima di iniziare il bombardamento), anche perché gli Stati Uniti hanno fatto molta attenzione a non colpire interessi russi in Siria. Le forze aree difensive russe, però, sono state messe in stato di combattimento. Lo ha fatto sapere lo Stato Maggiore, parlando a Interfax. Vladimir Putin ha parlato di atto d'aggressione e violazione del diritto internazionale.

Sempre da Mosca filtra un altro dettaglio: la difesa aerea siriana avrebbe abbattuto 71 missili cruise Usa sui 103 lanciati. Non ci sarebbero stati feriti. Oggi ci sarà una riunione straordinaria, a Bruxelles, da parte degli ambasciatore del Consiglio Nord Atlantico della Nato.

Verranno forniti aggiornamenti sugli attacchi in Siria da parte di Francia, Gran Bretagna e Usa. Poi ci sarà una conferenza stampa.

L'altro grande alleato della Siria, l'Iran, ha tacciato Macron, Trump e May di essere criminali dopo il lancio dei missili contro Damasco e Homs. In mattinata, in Siria, molte persone hanno sfilato per le strade agitando bandiere russe e iraniane.