Liverpool-Roma è la semifinale di Champions League. Una partita tra due squadre forti e ambiziose, che faranno di tutto per accedere all'atto finale del torneo. Ma è anche una sorta di rivincita per i giallorossi. Impossibile infatti non pensare a quando la Roma, proprio contro gli inglesi, fu sconfitta in finale di Coppa dei Campioni davanti al suo pubblico.
Una finale sfortunata
La Roma di Nils Liedholm è arrivata in fondo alla Coppa dei Campioni 1983/1984. L'anno prima in Italia aveva vinto lo storico secondo scudetto e anche in Europa riuscì a farsi strada.
Eliminò prima l'IFK Goteborg, quindi il Cska Sofia, la Dinamo Berlino e il Dundee United. In quella stagione l'atto finale era in programma proprio allo Stadio Olimpico di Roma. Una opportunità unica, insomma. L'avversario è il Liverpool di Joe Fagan, squadra che già aveva fatto benissimo non solo in patria ma anche in Europa. Uno squadrone, che aveva tra i pali Grobbelaar e in campo uomini come Souness e Dalglish, oltre che un centravanti che poi avremmo visto giocare pure in Italia con la maglia della Juve, ovvero Ian Rush.
All'Olimpico la sera del 30 maggio 1984 ci sono sugli spalti quasi settantamila spettatori. La Roma scende in campo con Tancredi tra pali, una difesa a quattro con Nappi, Nela, Righetti e Bonetti.
A centrocampo un grandissimo Agostino Di Bartolomei, affiancato dai due assi brasiliani Cerezo e Falcao. Quindi Bruno Conti a supportare l'azione dei due attaccanti, Pruzzo e Graziani.
La partita si mette male per la Roma, perché dopo appena un quarto d'ora il Liverpool è già in vantaggio. E' Neal ad approfittare di una leggerezza difensiva dei giallorossi per siglare un gol pesantissimo.
La Roma non si arrende e poco prima di andare al riposo riesce ad acciuffare il pareggio. Assist al bacio di Bruno Conti e incornata di bomber Pruzzo. Niente da fare per Grobbelaar, è 1-1. Un risultato che non si schioderà più, né al novantesimo, né ai supplementari.
Dischetto fatale per la Roma
Per assegnare la Coppa dei Campioni 1983/84 servono i calci di rigore.
Dal dischetto Di Bartolomei non sbaglia e porta la Roma in vantaggio. Nicol sbaglia per il Liverpool e l'Olimpico si infiamma. Conti però sbaglia e si riaprono subito i giochi. Gli inglesi non sbagliano più: Neal, Souness e Rush fanno centro. La Roma invece segna con Righetti, ma Graziani invece si fa ipnotizzare da Grobbelaar e sbaglia. Il tiro di Kennedy spegne i sogni della Roma: è 4-2, la Coppa è del Liverpool. Ben 34 anni dopo, Liverpool e Roma si ritroveranno una contro l'altra in semifinale di Champions. Scoccherà l'ora della rivincita per i giallorossi?