Poco prima del termine della stagione 2017/2018, sembrava che molti club italiani e stranieri fossero disposti a follie pur di avere sulla propria panchina Maurizio Sarri. Ora, invece, dopo la clamorosa rottura tra il Napoli e il tecnico toscano, quest'ultimo non ha ancora ricevuto proposte per la prossima annata sportiva. In virtù del "calcio champagne" offerto dall'ex azzurro, quali sono le reali motivazioni che lo stanno inevitabilmente portando a un anno sabbatico "forzato"?

I trofei conquistati

Nel corso di questi tre anni sulla panchina del Napoli e in particolare in quest'ultima stagione, Maurizio Sarri è stato più volte elogiato per il gioco che è riuscito a far esprimere all'intera squadra. Molto spesso anche giocatori poco dotati tecnicamente sono stati in grado di mettere in mostra il massimo del loro potenziale, una volta posti sotto la sua guida. Nonostante la società di De Laurentiis, con Sarri in panchina, sia apparsa come una vera e propria orchestra ottimamente gestita, i trofei conquistati non sono stati all'altezza delle aspettative. Infatti, le numerose eliminazioni dalle varie coppe e i secondi/terzi posti in Serie A non hanno aggiunto alcun titolo nella bacheca dei partenopei.

Questo particolare, tutt'altro che di poco conto, potrebbe aver "intimorito" i più grandi club europei.

L'eccessiva spontaneità

Più volte, Maurizio Sarri si è lasciato andare ad affermazioni al limite della censura. Solo qualche giorno fa, il tabloid inglese "The Sun" ha pubblicato un articolo nel quale si dichiarava che l'ex tecnico azzurro sarebbe stato scartato dal presidente del Chelsea, Abramovich, per le accuse di omofobia a lui rivolte nel gennaio 2016, dopo una furiosa lite con Roberto Mancini, all'epoca allenatore dell'Inter. In aggiunta, pochi mesi fa lo stesso Sarri si è lasciato andare ad altri due gesti che hanno fatto parecchio discutere. Il primo è stato il dito medio mostrato ad alcuni tifosi della Juventus poco prima del big match dell'Allianz Stadium, mentre il secondo è relativo a una frase rivolta a una giornalista, dal contenuto da molti ritenuto sessista.

Insomma, sembra che club del calibro di Chelsea e Real Madrid, non possano proprio perdonare certe cadute di stile.

La clausola rescissoria

Come se tutto ciò non bastasse, Sarri è legato al suo ex club da una clausola rescissoria di circa otto milioni di euro alla quale, ovviamente, De Laurentiis non sembra disposto a rinunciare. Nonostante i due, secondo quanto riferito nelle ultime ore, sembra vogliano risolvere la questione in maniera pacifica, le grandi società europee sembrano essersi mosse in altre direzioni.