Con i campionati di Serie A e Serie B alle porte e il Calciomercato che volge rapidamente verso la conclusione, il calcio italiano è ancora chiamato a dare delle risposte concrete sul caso "plusvalenze fittizie" che vede coinvolte le società di Chievo Verona e Cesena, deferite nella giornata del 17 giugno dalla Procura Federale presieduta da Giuseppe Pecoraro. Un vizio di forma dovuto alla mancata audizioni del numero uno clivense è scaturita nell'improcedibilità del primo procedimento, certificata dal Tribunale Federale Nazionale. Una nuova istanza è stata così mossa alla Procura Federale che aveva convocato per la mattina del 31 luglio Luca Campedelli per essere ascoltato: un incontro mai avvenuto alla luce del certificato medico inoltrato agli organi federali dal massimo dirigente.
Calendarizzata una nuova audizione
Non sembra essersi fatta scoraggiare la Procura Federale che nelle ultime ore avrebbe notificato una nuova richiesta di comparizione al presidente del Chievo Verona concedendo secondo alcune indiscrezioni ventiquattro ore di tempo per ristabilirsi e presentarsi per poter essere ascoltato. Difficile stabilire se il dirigente potrà girare un nuovo certificato o se accetterà il confronto. Ad oggi a pagare dazio sembra essere il Crotone, formazione dichiarata dallo stesso Tribunale Federale come parte terza interessata alla vicenda. Una eventuale sentenza di condanna con pena afflittiva - quindi da scontare nel torneo calcistico appena concluso - potrebbe riaprire le porte della massima serie alla società del presidente Gianni Vrenna.
Crotone, lotta contro il tempo
A pesare sul giudizio al quale sarà chiamato il Tribunale Federale Nazionale è comunque l'ombra della prescrizione: i regolamenti infatti prevedono che la sentenza di primo grado debba giungere entro e non oltre i novanta giorni dal l'emissione del primo deferimento. In questo senso il prolungarsi dei tempi non sembra favorire il buon esito della vicenda.
Intanto la Serie A ripartirà proprio con l'anticipo tra Chievo Verona e Juventus da disputare allo stadio "Marcantonio Bentegodi" di Verona, un elemento che porta ulteriormente a ridurre i tempi a disposizione della giustizia sportiva. In una estate "calda" sotto tutti i punti di vista il calcio italiano è chiamato a fornire un risposte certe in breve tempo per evitare la nascita di nuove polemiche e dare il via al regolare svolgimento dei campionati.