La prossima settimana potrebbe rappresentare un punto di svolta nella fase di stallo nella quale sembra versare il calcio italiano. Anche in questa estate gli scandali e le polemiche sembrano averla fatta da protagonista con accuse di illecito sportivo e amministrativo risolte solamente in parte dalla giustizia sportiva. A tenere banco, fuori dal rettangolo verde, nelle ultime settimane il caso "Plusvalenze fittizie" che vede come formazioni protagoniste il Chievo Verona e il Cesena, oltre che come parti terze interessate Crotone e Virtus Entella.
Proprio la società pitagorica continua ad attendere una sentenza da parte dei giudici del Tribunale Federale Nazionale della Figc, che nei giorni scorsi hanno accolto i capi d'accusa formulati nei confronti del Cesena, rigettando però quelli legati al Chievo Verona per un "vizio di forma".
Nuovo procedimento contro il Chievo Verona
Dopo i deferimenti arrivati per mano del procuratore Giuseppe Pecoraro, nella mattinata di mercoledì 25 luglio, la Figc – attraverso una nota – ha comunicato l'esito del processo di primo grado: quindici punti di penalizzazione nei confronti del Cesena da scontare nel prossimo torneo, "improcedibilità" invece nei confronti del Chievo Verona a causa della mancata audizione, da parte dell'accusa, del presidente clivense Luca Campedelli.
Una mancata procedura che ha fatto venire meno l'applicabilità dell'istanza, spingendo i giudici del Tfn a rimandare gli atti alla procura. Incassato il "no" sui capi d'accusa, il Procuratore Federale ha comunicato ai club la chiusura dell'indagine dando vita ad un nuovo deferimento "bis" nei confronti della società gialloblu, notificando la richiesta di udienza fissata martedì 31 luglio per il numero uno clivense.
Una settimana quindi importante e che permetterà di poter riprendere tutto da dove è stato interrotto, ossia dalla richiesta di sentenza di primo grado da parte del Tribunale Federale Nazionale che sarà chiamato a decidere entro i primi giorni del mese di agosto, in modo da concedere tempo per eventuali ricorsi. Al fine di far valere i suoi diritti il Crotone ha formulato formale richiesta attraverso i suoi avvocati difensori al Coni in modo da bloccare l'inizio dei campionati di Serie A e Serie B fin quando non verrà emessa una sentenza chiara e insindacabile.
Il nodo rimane comunque uno: l'eventuale pena dovrà essere scontata nel precedente campionato, con possibilità di retrocessione in cadetteria del Chievo Verona o nel prossimo torneo così come richiesto nei confronti del Cesena? Il principio di afflittività lascia margini discrezionali. Ai giudici del Tfn l'arduo compito di prendere una decisione.