Dopo il 2-0 al Cagliari l'Inter sembra aver ritrovato se stessa. La vittoria ottenuta contro i sardi ha dimostrato, tra le altre cose, il fatto che Ausilio abbia fatto un gran lavoro sul mercato, mettendo a disposizione di Luciano Spalletti una rosa di 15-16 giocatori. Tutti possibili titolari.
Su tutti ieri è spiccato sicuramente Lautaro Martinez, che oltre al gol ha dimostrato grande attaccamento alla maglia, prendendo diversi falli, facendo salire la squadra e mettendo in mostra grande propensione al sacrificio. Diverse volte è tornato a centrocampo nel tentativo di far salire la squadra, distinguendosi da Mauro Icardi, che resta uno dei migliori finalizzatori del campionato italiano.
Altra grande sorpresa è stata la partita disputata dal francese Dalbert. Suo il cross dell'1-0. L'esterno transalpino ha dimostrato di aver iniziato a comprendere le dinamiche di un campionato tutta tattica, profondamente diverso dal campionato francese e questo ha richiesto un periodo di ambientamento. La partita di ieri del francese ha entusiasmato a tal punto Spalletti, da portarlo a paragonare il tiro di Dalbert a quello di Roberto Carlos. Paragone complicato.
La grande sorpresa Lautaro Martinez
Di un rapidissimo ambientamento sembra invece aver usufruito l'attaccante argentino Lautaro Martinez, che già durante il ritiro precampionato aveva dimostrato le sue indubbie qualità. Forse neanche lo stesso Piero Ausilio si aspettava un crack del genere.
Alla prima partita ufficiale da unica punta ha dimostrato il suo valore. Con i suoi 174 centimetri di altezza ha svettato con forza, dimostrando la sua potenza fisica.
Non a caso durante l'estate l'argentino è stato provato diverse volte come punto di raccordo tra centrocampo e attacco, giocando quindi più lontano dalla porta e dimostrandosi esclusivamente come calciatore adattato in quel ruolo.
Spostandosi in avanti, invece, ha dimostrato e sta dimostrando tutto il suo potenziale da punta vera. Ora Spalletti però dovrà risolvere un quesito: può giocare assieme a Mauro Icardi? Lui nega, dice di no. Ma tante volte il tecnico ha dimostrato di saper bluffare davanti alle telecamere, per poi sorprendere tutti con le sue scelte negate sino alla conferenza pre-partita. Esempio emblematico di questo è sicuramente Marcelo Brozovic, rilanciato come regista alla Pirlo e diventato elemento imprescindibile nello schieramento tattico del tecnico di Certaldo.