Se il buongiorno si vede dal mattino, per i tifosi interisti oggi è una giornata da ricordare e da cerchiare in rosso sul calendario. Inizia ufficialmente l'era di Antonio Conte. Il tecnico salentino è stato annunciato all'alba da un tweet dalla società nerazzurra. Torna così in Italia, uno dei tecnici più ricercati e vincenti del nostro calcio. Una garanzia di successo ovunque sia andato.

Conte e l'Inter che verrà

La missione di Conte è chiara: riportare l'Inter ad alzare trofei e mettere così fine allo strapotere juventino, iniziato proprio con lo stesso Conte e proseguito poi da Massimiliano Allegri.

Un dominio che dura ormai ininterrotto, in Italia, da 8 stagioni. Non sarà ovviamente facile mettere fine alla dittatura della Juventus. Per limare i 21 punti di distacco rimediati in questa stagione servirà una campagna rafforzamento di rilievo. Barella e Chiesa sarebbero due ottimi innesti nello scacchiere nerazzurro, così come Edin Dzeko per l'attacco. Proprio nel reparto avanzato, però, Conte avrà il primo ed oneroso compito. Quello di risolvere, una volta per tutte, la grana Icardi. Un caso che si trascina ormai da parecchi mesi, e che ha fortemente condizionato la seconda parte della stagione, mettendo a repentaglio la stessa qualificazione alla Champions League, ottenuta solo all'ultima giornata e sudata fino all'ultimo secondo.

L'attaccante argentino non ha fatto mistero di desiderare di restare all'Inter, anche se società, e tecnico, non sembrano della stessa idea. Ma recuperare i gol di Maurito sarebbe il vero primo acquisto dell'era Conte, ed un ottimo punto di partenza per alzare la qualità della squadra, anche perché l'allenatore salentino è famoso per saper rigenerare e valorizzare quei calciatori reduci da stagioni difficili.

Quando arrivò al Chelsea, ereditò una squadra reduce da un decimo posto. A Conte bastarono solo quattro nuovi innesti per trionfare in Premier e al primo tentativo.

Tifosi divisi

In attesa della soluzione del caso Icardi, l'allenatore salentino deve anche vincere la diffidenza di una parte della tifoseria, che all'annuncio del suo arrivo si è dimostrata scettica e non troppo favorevole.

Colpa del suo passato bianconero, che ai più oltranzisti proprio non va giù. Si sa, la rivalità tra Juventus ed Inter, soprattutto dopo calciopoli, è ai massimi livelli, ma come sempre accade in questi casi, basteranno le prime vittorie per far dimenticare il passato, e far salire sul carro guidato da Antonio Conte anche chi, in queste ore, sta manifestando il suo dissapore per il suo arrivo.

Primi effetti sulle rivali

Di sicuro proprio le dirette rivali dell'Inter sono le prime a non essere contente del suo ritorno. A cominciare proprio dalla Juventus, che dopo Marotta, vede un altro pezzo della sua storia recente accasarsi proprio con la sua più accesa rivale. Ma soprattutto il Milan e la Roma, con quest'ultima che proprio da Conte ha incassato nelle settimane precedenti un secco no, se non risolveranno presto i loro problemi societari, sono quelle che più di tutte rischiano di essere tagliate fuori dai giochi che contano.