L'arrivo di Antonio Conte ed i primi risultati raggiunti del tecnico pugliese con l'Inter di certo non hanno fatto dimenticare ai tifosi interisti quei personaggi che hanno portato vittorie ed in generale hanno dato tanto alla società milanese. Uno su tutti è sicuramente è José Mourinho, famoso per il triplete raggiunto con l'Inter nella stagione 2009-2010. Tanti sostenitori ancora lo rimpiangono, ma resta l'amore del tecnico portoghese per la società milanese. Proprio nell'Inter di Mourinho ha giocato una punta che ha fatto la storia del calcio mondiale, vincendo numerosi trofei: parliamo di Samuel Eto'o, decisivo anche lui nella vittoria dell'Inter della Champions League in finale contro il Bayern Monaco.
Il tecnico portoghese, in un'intervista a Cameroon Radio, ha sottolineato come sia ingiusto che un giocatore come il camerunense, nella sua lunga carriera con tantissimi successi, non abbia mai vinto il Pallone d'oro, il massimo premio individuale per i giocatori.
'Eto'o avrebbe meritato il pallone d'oro'
Come sottolinea il tecnico portoghese alla nota radio, Eto'o avrebbe meritato il pallone d'oro, solamente per il fatto che è stato decisivo nella conquista di tre Champions League, due con il Barcellona ed una con l'Inter. È stato la migliore punta del mondo per diversi anni, ecco perché doveva essere premiato. Secondo Mourinho è stato un giocatore fantastico ed è stato spesso decisivo nella conquista dei trofei nelle squadre in cui ha giocato.
La peculiarità del camerunense è proprio questa, la capacità di essere un grande giocatore individuale ma allo stesso tempo di essere altrettanto importante nel gioco della squadra in quanto sicuramente contribuiva a renderlo più bello ed efficace.
La carriera di Eto'o
L'ex punta ha ufficialmente dato l'addio al calcio giocato ma ha avuto una carriera davvero ricca di trofei: è partito dal Real Madrid B, nel 1996, per poi trasferirsi in prestito al Leganes nella stagione successiva raccogliendo 28 presenze e 3 gol.
Ritornato al Real ha avuto un'ulteriore esperienza in prestito all'Espanyol, ma nel 2000 si trasferisce al Maiorca, giocando quattro stagioni raccogliendo 133 presenze e 54 gol. Arriva poi il trasferimento al Barcellona in cui gioca cinque stagioni, disputando 144 partite e realizzando 107 gol. Due stagioni all'Inter dal 2009 al 2011 in cui raccoglie 67 presenze e 33 gol, per poi successivamente passare all'Anzhi, giocando due stagioni.
Dopo la società russa, un anno al Chelsea, poi il trasferimento all'Everton e poi il ritorno in Italia alla Sampdoria. Le ultime esperienze sono tre anni all'Antalyaspor e una stagione a Konyaspor. Chiude la sua carriera in Qatar.