Mentre sui campionati nazionali regna ancora molta incertezza sulle possibili ripartenze, tranne che per la Bundesliga che ritornerà in campo il prossimo 16 maggio, le competizioni europee hanno finalmente un calendario, almeno ipotetico e per adesso ufficioso: il 2 e il 3 agosto dovrebbe tornare di scena l'Europa League, mentre il 7 e l'8 sarebbe la volta della Champions.

Le prime partite il 2 e il 3 agosto con Inter e Roma

La Uefa è sempre stata intenzionata a ripartire: come già anticipato nei giorni scorsi dal Presidente del Getafe, l'Inter dovrebbe giocare l'andata degli ottavi di Europa League a Milano, il 2 o il 3 agosto, così come la Roma, impegnata con il Siviglia, mentre le gare di ritorno dovrebbero essere confermate per i giorni 6 e 7. Contemporaneamente ai ritorni di Europa League, la Uefa sarebbe intenzionata a far ripartire anche la competizione di Champions, con le prime gare del ritorno degli ottavi, tra cui Juventus - Lione e la sfida tra Barcellona - Napoli, che dovrebbero andare in scena il 7 e l'8 agosto.

Da questo momento in poi, si giocherebbe a ritmi serrati ed altissimi, disputando una gara ogni tre giorni, come se fosse un vero e proprio mondiale.

Le finali il 27 e il 29 agosto

Seguendo il piano che la Uefa avrebbe messo sul piatto per concludere le partite europee, dal 9 al 15 di agosto si svolgerebbero i quarti di finale di Europa e Champions League, invece per quanto riguarda le semifinali, queste andrebbero in scena nei giorni dal 17 al 22 agosto, fino ad arrivare alle gare finali entro la fine del mese : la prima ad essere giocata, come sempre, sarebbe quella di Europa League, confermata, per il momento, al 27 agosto a Danzica, mentre l'attesa finale di Champions sarebbe disputata due giorno dopo, ovvero il 29 agosto, in Turchia, ad Istanbul.

Possibilità di adattarsi a cambi di programma

Quello che è stato appena descritto, è il piano ideale della Uefa per tornare in campo, ma chiaramente è una situazione attuabile solo ed esclusivamente se l'emergenza Coronavirus lo permetterà. Oltretutto, resta ancora aperta la questione dei campionati nazionali, e con il calendario ipotetico esposto della Uefa, torna a farsi strada la necessità di concludere le competizioni nazionali entro e non oltre il 2 agosto. Tuttavia, la Uefa e tutto il mondo del calcio, dovranno essere necessariamente pronti a qualsiasi repentino cambiamento: in una situazione di emergenza come quella che tutto il mondo sta vivendo, non è infatti impossibile che le partite possano subire cambi di programma, o che possano addirittura essere ridotte in quanto a numero di eventi, giocando i quarti e le semifinali in una gara secca, senza ritorno.