Da 0-2 a 4-2. Il Milan compie una inaspettata rimonta nei confronti della Juventus, capolista della Serie A, grazie ai gol di Ibrahimović, Kessiè, Rafael Leão e Rebić. Per la Juventus segnano Rabiot e Cristiano Ronaldo. I meneghini ottengono una vittoria fondamentale per la lotta all'Europa League, essendo quinti con 49 punti, a +1 da Roma e Napoli, che giocheranno stasera rispettivamente contro Parma e Genoa.

Primo tempo, due squadre in equilibrio

Dopo 10' la Juventus va vicina al vantaggio con Bonucci, che di testa sfiora la sfera a pochissimi passi da Donnarumma, e 4' dopo Cristiano Ronaldo è a un passo dall'eurogol, destro deviato che scheggia il palo. Nel giro di 2' si fa avanti il Milan, con Ibrahimović che trova le respinte di Szczesny. I minuti passano, si gioca prevalentemente a centrocampo.

Nel finale un tentativo per entrambe, prima con Higuaín, tiro deviato da Hernández ma Donnarumma blocca, poi con Ibrahimović, con lo svedese che infila la palla in rete senza problemi ma il gol viene annullato per fuorigioco.

Secondo tempo, inizio horror per il Milan, poi la grande rimonta

Il secondo tempo parte a sfavore dei rossoneri. Al 47' Adrien Rabiot compie una maratona, fa un tunnel a Theo Hernández, accelera, si accentra e batte Gigio Donnarumma. Il Milan prova a reagire ma al 53' Cristiano Ronaldo, tutto solo poichè Kjær e Romagnoli si scontrano, mette a segno il gol del 2-0 bianconero. Passato il 60' parte la marcia del Milan verso la rimonta definitiva.

Tutto parte da un fallo di mano di Bonucci in area, Guida assegna un rigore ai rossoneri, grazie all'uso del Var. Dal dischetto si presenta Zlatan Ibrahimović che batte alla perfezione Szczęsny. Minuto 66: i padroni di casa pareggiano i conti con Franck Yannick Kessié il quale, su assist della punta svedese, si infila centralmente e insacca.

Nemmeno 60" dopo esce Ibra per Bonaventura e Rafael Leão la ribalta, saltando Rugani e mettendo il pallone in porta (assist di Rebić). È 3-2 Milan.

Al 74' il croato ex Fiorentina prende in velocità il numero 24 juventino, affonda e calcia. Szczęsny la respinge, poi Leão non trova il tempo per il tap-in vincente. 4' dopo Donnarumma compie un miracolo su un colpo di testa di Rugani ma a 10' dal termine Rebić batte col mancino il portiere bianconero, segnando il gol del poker milanista (assist di Bonaventura).

Nel finale Szczęsny respinge una punizione al veleno di Çalhanoğlu e viene annullato un gol a Cristiano Ronaldo per fuorigioco. Triplice fischio di Guida e Milan che rimonta clamorosamente la Juventus a San Siro.

Prossimo appuntamento domenica 12 contro il Napoli dell'ex Gattuso in terra campana, alle ore 21:45.

Milan-Juventus 4-2, il tabellino

Milan (4-2-3-1) - G.Donnarumma; Conti (dall'82' Calabria), Kjær, Romagnoli, Theo Hernández; Kessie, Bennacer; Saelemaekers (dal 60' Leão), Paquetá (dal 46' Çalhanoğlu), Rebić (dall'82' Krunić); Ibrahimović (dal 67' Bonaventura).

Juventus (4-3-3) - Szczęsny; Cuadrado (dal 77' Alex Sandro), Rugani, Bonucci, Danilo; Bentancur (dal 94' Muratore), Pjanić, Rabiot (dal 69' Matuidi); Bernardeschi, Higuaín (dal 69' Douglas Costa), Cristiano Ronaldo.

Gol: Rabiot (47'), Cristiano Ronaldo (53'), Ibrahimović (62', su rigore), Kessiè (66'), Rafael Leão (67'), Rebić (80'). Ammoniti: Paquetá (31'), Bennacer al (36') Bonucci (62').

Pioli: 'Siamo diventati squadra. Futuro? Penso alla prossima sfida'

Stefano Pioli, autore di una grande prova contro il "favorito" della serata Sarri, parla dopo la vittoria contro la Juventus: "Faccio i complimenti ai miei giocatori per lo spirito incredibile che hanno. Ci siamo compattati nelle difficoltà, ora stiamo bene e la testa fa la differenza. Ma ancora non abbiamo fatto niente, pensiamo subito al Napoli. Non penso al futuro e al prossimo campionato, se non alla prossima partita. La squadra ora si conosce di più, ha un atteggiamento propositivo anche quando difende"

Il suo Milan, soprattutto quello post-lockdown, è una macchina da gol. 4 gol contro il Lecce, 2 contro Roma e Spal, 3 alla Lazio e un altro poker alla Juventus, un risultato che non si vedeva dal lontano 1989, a fronte di 5 marcature subite, con una differenza reti di +10.

Nella classifica della Serie A post-lockdown meglio del Milan (13 punti) solo l'Atalanta con 15 punti. Fino al 3 agosto i rossoneri saranno di Pioli, come mai è stato di nessuno da tanto tempo. Un Diavolo sereno e pronto ad affrontare la prossima battaglia.