Steven Zhang guarda al futuro dell’Inter con più fiducia dopo il pessimismo dei mesi scorsi. Le scadenze con l’Uefa di fine marzo, quelle da rispettare per ottenere la licenza e partecipare alle coppe europee 2021-22, adesso fanno meno paura e i debiti maturati nel 2020 verranno saldati. Dalla Cina a riguardo filtra tranquillità. Due le possibile soluzioni: ottenere i 55 milioni non ancora pagati dagli sponsor asiatici oppure, molto probabilmente, un finanziamento soci/aumento di capitale. Proprio su questa seconda ipotesi nelle scorse settimane si sarebbe fatto avanti un fondo saudita.
Si tratterebbe del fondo sovrano dell’Arabia Saudita Public Investment Fund, che fa capo al principe Mohammad bin Salman e al dirigente Yasir Al-Rumayyan.
Il fondo saudita punterebbe al 30% del pacchetto azionario
Dopo Bc Partners, il fondo svedese EQT e quello statunitense Fortress, dall’Inghilterra trapelano rumors sull’interessamento molto forte da parte di un fondo arabo per rilevare le quote dell’Inter. Si tratterebbe del Pif (acronimo di Public Investment Fund), un fondo di investimenti legato direttamente al governo dell’Arabia Saudita che nasce con l'intenzione di supportare finanziariamente progetti strategici per l'economia nazionale saudita. In questo momento gli asset gestiti arrivano intorno ai 400 miliardi di dollari.
Il fondo investe in progetti specifici con equity, prestiti o garanzie, oltre ad allocare fondi pubblici. Il Pif elargisce anche prestiti a lungo termine e su larga scala per progetti industriali privati: tra le tante società finanziate ci sono telecomunicazioni, tecnologia aerospaziale, energia, tecnologie green e sicurezza.
Secondo quanto riportato dal tabloid inglese The Sun, data l'impossibilità di trattare l'acquisto di due club calcistici in contemporanea il fondo avrebbe mollato definitivamente i contatti per l'acquisto del Newcastle in Premier League proprio per spingere sull'acquisto dell'Inter. Il Pif infatti avrebbe presentato una prima proposta per una quota di minoranza che darebbe respiro a Suning nell'immediato per il pagamento dei debiti, parliamo di circa il 30% del pacchetto azionario per una valutazione di quasi 300 milioni di euro.
L’obiettivo della famiglia reale è quello di sfruttare l’immensa liquidità del Paese, quasi totalmente legata all’esportazione del petrolio, per diversificare gli investimenti e solidificare il settore dell’economia sportiva e il suo ruolo sociale.
Ipotesi di un nuovo sponsor arabo da 30 milioni
L'Inter e Pirelli si diranno addio e l'anno prossimo ci sarà un nuovo sponsor sulla maglia nerazzurra. Al momento non c'è un brand in pole position, Jindong Zhang nei mesi scorsi aveva avviato una trattativa con Evergrande (colosso immobiliare cinese), ma non mancano le alternative. Con l'eventuale interesse nei confronti dell'Inter del fondo sovrano dell'Arabia Saudita, questo avvicinamento potrebbe tradursi in nuova opportunità anche in chiave nuovo sponsor dopo l'addio di Pirelli.
Il possibile inserimento da parte degli arabi potrebbe infatti portare l'ingresso di un marchio proveniente proprio dall'Arabia Saudita con un'offerta da 30/35 milioni a stagione sulla maglia, con un bonus importante alla firma.