Se dici Ucraina, in casa Milan si pensa subito a Shevchenko perché l’ex attaccante è stato il terminale offensivo di uno dei periodi più vincenti della storia rossonera. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo è diventato allenatore e ora come Commissario Tecnico dell’Ucraina sogna di approdare agli ottavi di finale. Obiettivo che sembra essere possibile anche grazie alle prestazioni del suo bomber: Roman Yaremchuk che sarebbe entrato nel mirino del Diavolo.

L’attaccante di sta mettendo in luce a Euro 2020 con due reti nelle prime due gare, ma il vizio del gol non lo ha solo in Nazionale, visto che con il Genk in questa stagione su ventotto gare di campionato ne ha segnato ben 17 volte con 6 assist a impreziosire una super stagione.

Yaremchuk al Milan, la trattativa è partita

Secondo gli ultimi rumors di mercato il Milan avrebbe avviato i contatti per Yaremchuk che è legato al suo attuale club fino al 2025. Il contratto lungo può essere un ostacolo così come la richiesta del Genk che si assesterebbe intorno ai 25 milioni di euro. Tanti soldi e così Maldini sta cercando la formula giusta per provare a portare l’ucraino a Milanello. La prima offerta sarebbe quella di un prestito oneroso, intorno ai 3 milioni, per un anno e poi un riscatto fissato tra i 15 e i 16 milioni a fine stagione.

I dirigenti della squadra belga non vedrebbero di buon occhio un’operazione di questo tipo perché vorrebbe monetizzare subito. Chissà che a favore del Milan non possa scendere in campo proprio Shevchenko, ancora legatissimo ai rossoneri.

Chi è Yaremchuk, attaccante a tutto campo

Ma come potrebbe giocare Yaremchuk nel 4-2-3-1 di Pioli. La forza di questo ragazzo alto oltre un metro e novanta e con una forza fisica difficilmente contrastabile è nella duttilità. Il suo ruolo principale è ovviamente la prima punta, il compito di vice Ibra gli starebbe a meraviglia.

Gioca spalle alla porta con i compagni, ma non disdegna la profondità e sottoporta è un discreto bomber. Il riferimento offensivo non è però l’unico ruolo che sa ricoprire. Nel Genk ha giocato anche da esterno offensivo, meglio a sinistra con 7 gol in 19 gare, che a destra, con 2 reti in quattro presenze. In alcuni casi ha fatto anche il trequartista anche se la sensazione è che questa soluzione possa essere utilizzata solo se la squadra è in netta proiezione offensiva, diciamo nei casi in cui c’è da recuperare il risultato.

Un gigante duttile di 25 anni che in Belgio è arrivato ormai quattro anni fa, dietro il pagamento di due milioni di euro da parte del Genk alla Dinamo Kiev, curiosamente proprio la squadra da cui Shevchenko era partito per approdare poi al Milan.