I conti della Juventus , da circa un anno, sono oggetto di discussione dopo l'indagine effettuata dalla procura di Torino sui bilanci bianconeri. Domenica 20 novembre, la società piemontese ha comunicato lo slittamento dell'assemblea degli azionisti, prevista per il 23 novembre, al 27 dicembre. Questo spostamento è dovuto al fatto che la Juventus ha dovuto rivedere i suoi bilanci, come indicato dalla Consob, perciò gli azionisti hanno bisogno di un mese di tempo per rivedere i conti. Ma la società degli Agnelli resterebbe convinta della bontà dei suoi bilanci e stando a quanto afferma La Gazzetta dello Sport, starebbe valutando di fare ricorso al Tar contro la Consob.

La Juventus vorrebbe tutelarsi

In queste ore, la Juventus starebbe pensando di dare battaglia alla Consob facendo ricorso al Tar in merito ai conti che ha dovuto rivedere come indicato dall'organo di controllo della borsa. Il club bianconero sarebbe fermamente convinto di avere ragione e contesterebbe i conteggi fatti in parte dalla Consob e in parte dalla procura di Torino. Infatti, la Juventus, pro forma, avrebbe rivisto i bilanci degli esercizi 2020, 2021 e 2022, con conseguente rinvio per la seconda volta dell'assemblea degli azionisti. Ma da quanto emergerebbe ci sarebbero tre tipi di conti diversi, ovvero quelli fatti dalla società, quelli della Consob e quelli della procura di Torino. Per questo motivo, la Juventus avrebbe preparato una documentazione molto dettagliata per contestare quanto detto dalla Consob e in parte anche dalla procura di Torino.

Adesso, il club bianconero dovrebbe presentare il ricorso al Tar per far valere le sue ragioni. In ogni caso, nelle prossime settimane, si capirà qualcosa di più e anche nel corso dell'assemblea degli azionisti del prossimo 27 dicembre la dirigenza juventina potrebbe parlare proprio di questo argomento.

Manovra stipendi

Una delle accuse fatte dalla procura di Torino alla dirigenza della Juventus riguarda la "manovra stipendi" fatta durante la pandemia del 2020.

Anche in questo caso la società resterebbe convinta di aver agito in maniera corretta. Intanto, l'indagine della procura di Torino è stata chiusa e ha visto ben 16 persone indagate tra cui il presidente Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene, l'ex dirigente bianconero Fabio Paratici e i membri del consiglio di amministrazione.

Le accuse rivolte ai 16 indagati sono false fatturazioni e false comunicazioni per società quotata in borsa. A questo si aggiungerebbe l'accordo con i giocatori fatto in piena pandemia per lo slittamento degli stipendi. In questo caso la Juventus sottolineerebbe l'insussistenza di "un'obbligazione implicita". Dunque è possibile che di questa vicenda se ne sentirà parlare anche nei prossimi mesi con il club bianconero che avrebbe intenzione di difendersi in ogni sede.