In queste ore si è scatenata via social una vera e proprio bufera mediatica che ha colpito Ciro Santoriello, il Pubblico Ministero in servizio presso la Procura della Repubblica di Torino che ha condotto in prima persona l'inchiesta Prisma contro la Juventus.
Il video fatto circolare in queste ore, ripreso da numerosi quotidiani sportivi e non, ritrae Santoriello in un convegno organizzato nel 2019 da alcuni studi legali intento ad esprimere parole di odio nei riguardi della Juventus: "Io lo ammetto, seguo e sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus.
Come pubblico ministero sono anti-juventino, dunque contro i ladrocini in campo".
L'intervento del Ministro dello Sport Andrea Abodi
Le parole di Santoriello hanno destato l'intervento persino del Ministro dello Sport in carica, Andrea Abodi, che si è servito di Twitter per commentare le immagini incriminate: "Ho visto, ascoltato e segnalato, nel rispetto dei ruoli, per le opportune verifiche e valutazioni".
Ho visto, ascoltato e segnalato, nel rispetto dei ruoli, per le opportune verifiche e valutazioni. Per ora penso sia corretto che mi fermi qui.
— Andrea Abodi (@andreaabodi) February 6, 2023
Il commento di Lapo Elkann
I video con i commenti di Ciro Santoriello sulla Juventus stanno avendo un grande risalto sui social.
Le immagini vengono condivise dai media ma anche da tifosi bianconeri particolarmente attivi. In merito a questa vicenda è intervenuto anche Lapo Elkann. Il rampollo della famiglia Agnelli si è limitato a condividere il video con le parole di Santoriello e ha commentato così: "Interessante...".
Interessante… https://t.co/DQDrvyk0Zv
— Lapo Elkann (@lapoelkann_) February 7, 2023
La Juventus si concentra sul ricorso al Coni
Le parole pronunciate da Santoriello si innestano in un tessuto già molto pesante e gravido di tensione: la Juventus sta infatti in questi giorni costruendo l'impianto difensivo a supporto del ricorso presso il Collegio di Garanzia del Coni che mira a far annullare la sentenza con la quale la Corte Federale d'Appello ha comminato 15 punti di penalizzazione in classifica per le vicenda plusvalenze.
A partire dal 30 gennaio scorso, giorno in cui sono state depositate le motivazioni dalla FIGC, il club ha 30 giorni di tempo per proporre il ricorso, a quel punto dovrebbe essere messa a disposizione una data di udienza presso che immediata. In caso di ulteriore sconfitta non è escluso che il club non domandi alla FIGC il permesso di adire al Tar del Lazio, organo di giustizia amministrativa.
Restando sempre alla giustizia ordinaria, l'udienza preliminare davanti al Gup si terrà invece il 27 marzo: in quella sede si deciderà se i dirigenti della Juventus dovranno andare o meno a giudizio per i reati contestati dalla Procura. Il cui impianto accusatorio è stato costruito proprio da Santoriello insieme con il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e il Pm Mario Bendoni.
Non è ancora chiaro l'impatto che le parole di Santoriello avranno sull'intera vicenda giudiziaria, è ancora presto per dirlo. Di certo quello della Procura, per restare in tema, potrebbe apparire come un autogol che potrebbe rischiare di minare la credibilità all'esterno dell'intera procedura giudiziaria a carico del club.