La Juventus ha ufficialmente presentato ricorso presso il Collegio di Garanzia del Coni contro la sentenza della Corte Federale d'Appello che ha inflitto 15 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze.
La società bianconera ha dunque redatto un documento dettagliato in cui contesta le numerose, a giudizio chiaramente del pull difensivo, storture giuridiche in virtù delle quali sarebbe stato sanzionato il club.
Ad analizzare dettagliatamente il documento nelle ultime ore è stato il direttore di Tuttosport Guido Vaciago, stando a cui fra i tanti motivi fatti valere dalla società spiccherebbe in particolare l'assenza di una norma che regolamenti con certezze giuridiche lo strumento delle plusvalenze finanziarie: il secondo punto su cui Vaciago ha inteso porre attenzione sarebbe la presunta violazione del principio del giusto processo dato che il club, sempre secondo il giornalista e secondo anche l'interpretazione della società stessa, non avrebbe avuto modo di difendersi dalla contestata violazione dell'articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, la stessa che ha poi condotto ai 15 punti di penalizzazione.
Vaciago: 'La Juventus è stata condannata senza una legge sul tema plusvalenze'
'Abbiamo letto il ricorso della Juventus. Non sono poche le storture giuridiche della sentenza che ha deciso 15 punti di penalità alla società bianconera: manca una legge per la quale la Juventus è stata condannata'. Queste le dichiarazioni di Guido Vaciago in riferimento alla sentenza della Corte Federale d'Appello sulla Juventus per il caso plusvalenze.
Nell'articolo pubblicato dal giornalista sportivo su Tuttosport si legge come a sua detta sia venuto meno anche il principio del giusto processo dato che il club non ha avuto modo di difendersi dalla contestata violazione dell'articolo 4 (al riguardo rileva che il processo che si era chiuso col proscioglimento a maggio e che è stato poi 'riattivato' con la sentenza ad oggetto prevedeva la violazione dell'articolo 31 che propone solo ammende pecuniarie).
'Mancano i presupposti per la revocazione dell'assoluzione decisa a maggio, in quanto non ci sono fatti nuovi in quanto questi erano già noti nella sentenza di assoluzione di maggio 2022' ha poi proseguito Vaciago. Altro fatto sul quale si sono soffermati i legali della Juventus e valutato anche dal direttore di Tuttosport è che mancherebbero le basi tecniche per qualificare quello della società bianconera come un sistema fraudolento a proposito del quale, invece, la Corte Federale d'Appello ha parlato di 'irregolarità gravi, ripetute e prolungate'.
Vaciago sullo strumento delle intercettazioni
Nell'articolo pubblicato su Tuttosport Guido Vaciago ha analizzato anche lo scottante tema delle intercettazioni: secondo il giornalista sportivo quest'ultime delineano uno scenario di carattere generale ma non contribuirebbero a far emergere delle vere e proprie attività illecite da parte della società bianconera (sempre la Corte ha invece assegnato alle stesse un 'valore confessorio').
Presumibilmente entro qualche settimana si assisterà al pronunciamento da parte del Collegio di Garanzia del Coni.