Il 19 aprile prossimo la Juventus conoscerà l'esito del ricorso presentato presso il Collegio di Garanzia del Coni contro la sanzione di 15 punti di penalizzazione stabilita dalla Corte Federale d'Appello sul caso plusvalenze fittizie.

La società, per bocca dell'amministratore delegato Maurizio Scanavino, ha espresso fiducia sull'esito del ricorso, c'è però il rischio che possano arrivare ulteriori penalizzazioni per gli altri filoni d'indagine, ci riferiamo nello specifico alla manovra stipendi. C'è infatti chi ipotizza altri -25 punti, che sommati ai -15 del caso plusvalenze, significherebbero mancata qualificazione alle competizioni europee nella stagione 2023-2024.

Come scrive Libero però la Juventus starebbe preparando una mossa segreta per evitare di incappare in altre penalizzazioni.

La Juventus starebbe preparando una mossa segreta per evitare altre penalizzazioni

'La fiducia c'è, certamente ci stiamo difendendo serenamente, poi aspettiamo i verdetti, di più per ora non possiamo dire'. Queste le dichiarazioni di Maurizio Scanavino in una recente intervista. Parole che come sottolineato dal giornalista di Libero Luigi Cattaneo il dirigente bianconero non è solito esprimere in quanto persona abituata a fare soprattutto fatti, come dimostrato anche nella sua professione da direttore generale del gruppo Gedi.

Cattaneo ha aggiunto: 'E se Scanavino ha parlato è solo perché la società bianconera starebbe preparando un mossa, per ora segreta, che la metterebbe al riparo da nuove penalizzazioni e dalla retrocessione che si vorrebbe evitare a tutti i costi'.

In merito alle sanzioni definitive per i dirigenti coinvolti al momento non si hanno certezze.

Le date importanti per la Juventus

Sarà un mese impegnativo quello di aprile per la Juventus, che attende non solo l'esito del ricorso al Coni per il caso plusvalenze ma anche la notifica di chiusura d'indagine per la manovra stipendi da parte del Procuratore Federale Figc Giuseppe Chiné.

Il club rimane in attesa anche di un'altra sentenza, quella del Consiglio di Stato, che potrebbe evidenziare una volta per tutte l'obbligo da parte della Figc stessa di fornire ai club e ai tesserati sotto processo tutta la documentazione richiesta dalle parti e ritenuta utile a costruire la propria difesa.

Insomma, i fronti giudiziari rimangono aperti, solo il tempo darà tutte le risposte.