La Juventus è attesa da settimane impegnative fra calcio giocato e vicende giudiziarie. Mercoledì 19 aprile arriverà infatti la decisione del Collegio di Garanzia del Coni sul caso plusvalenze fittizie, avuta la quale il club dovrà affrontare il secondo filone, quello sulla manovra stipendi.

Al riguardo la società bianconera ha ancora a disposizione una decina di giorni per strutturare una memoria difensiva e valutare eventualmente anche la proposta di un patteggiamento prima del deferimento definitivo: di recente si è espresso sull'argomento il giornalista sportivo Nicola Lo Conte secondo il quale il club penserebbe seriamente al patteggiamento solo a condizione di vedersi restituiti i primi 15 punti sul caso plusvalenze e di avere a disposizione una concreta possibilità di 'salvare' la partecipazione alla prossima Champions League.

Possibile patteggiamento in caso di annullamento del -15 e di garanzia di partecipare a competizioni europee

'La Juventus vorrebbe evitare il processo per la manovra stipendi e per questo sta valutando l’idea del patteggiamento'. Queste le dichiarazioni di Nicola Lo Conte su calciomercato.it. Secondo il giornalista tale procedura giudiziaria potrebbe essere adottata dal club a due condizioni: la prima è che il Collegio di Garanzia del Coni annulli la penalizzazione per il caso plusvalenze, la seconda è che l'UEFA non escluda la società dalle competizioni europee.

Proporre un patteggiamento potrebbe però infatti implicare un'ammissione di colpevolezza, cosa che andrebbe in controtendenza a quanto riferito dal club che ha sempre difeso la propria condotta ritenendola corretta.

Come dichiarato sempre da Nicola Lo Conte però, 'La ‘ragione di stato’ potrebbe alla fine prendere il sopravvento'. Tradotto? Per salvare tutto e non arrivare ad un secondo processo il club potrebbe davvero provare a passare per il patteggiamento.

La Procura Figc contesta alla Juventus l'articolo 4

Il 12 aprile scorso la Procura Figc ha chiuso ufficialmente l'indagine sulla manovra stipendi accusando il club di violazione del principio di lealtà sportiva e dunque di violazione dell'articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva.

Numerosi addetti ai lavori sono rimasti sorpresi da tale scelta da parte del procuratore Giuseppe Chiné considerando che per la manovra stipendi sarebbe potuto essere indicato l'articolo 31, che è specificamente riferito agli illeciti amministrativi.