L'autobiografia di Filippo Inzaghi, intitolata "Il momento giusto", rivela una relazione conflittuale tra l'attuale allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, e l'ex punta del Milan.

Inzaghi è stato un giocatore chiave durante il periodo in cui Allegri era allenatore del Milan, tra giugno 2010 e giugno 2012. Tuttavia, l'ultima stagione di Superpippo con il Milan è stata segnata da tensioni e conflitti, che hanno portato infine alla sua partenza dal club rossonero.

Nell'autobiografia, Inzaghi rivela che dietro questa rottura burrascosa e allo stesso tempo emozionante si cela un motivo specifico.

Filippo Inzaghi nella sua autobiografia parla del rapporto con Allegri

'È stato Allegri a mettere fine alla mia carriera da giocatore. Nel 2012, io e il Milan avevamo raggiunto un accordo per prolungare di un anno il mio contratto. Sarei stato un importante punto di riferimento nello spogliatoio, che aveva subito la perdita di giocatori di grande calibro come Maldini, Pirlo, Nesta, Gattuso e Seedorf. Volevo semplicemente contribuire a colmare quel vuoto profondo. Non avevo alcuna pretesa o richiesta particolare. Galliani era felice di aver trovato questa soluzione insieme a me'. Queste le parole di Filippo Inzaghi nella sua autobiografia nella parte in cui analizza la fine della propria carriera da giocatore.

L'attuale tecnico della Reggina ha aggiunto: 'Allegri però ha bocciato l'intesa e ha espresso chiaramente la sua volontà di non volermi più nello spogliatoio. Ha comunicato questa decisione al dirigente, chiedendo che non mi venisse rinnovato il contratto. È stata una mazzata per me, un colpo inaspettato. Mi sono sentito profondamente deluso da Allegri e da come si è conclusa così bruscamente la mia carriera da giocatore'.

Filippo Inzaghi su suo fratello Simone

Tutto questo però è il passato. Filippo ha disputato una carriera da calciatore immensa ma da quando è diventato allenatore i rapporti di 'gerarchia' sembrano essersi invertiti rispetto al fratello Simone, da giocatore all'ombra del fratello ma da allenatore protagonista assoluto delle annate alla guida di Lazio e Inter: 'Sono rimasto davvero sorpreso in positivo dalle abilità di allenatore di Simone, è un vero fuoriclasse e lo ha dimostrato anche nei momenti difficili', ha dichiarato Pippo in un'intervista a Sky Sport.

'La sua reazione di fronte alle avversità è stata eccezionale, credo che né io né tantissimi altri saremmo stati capaci di farlo. Simone ha disputato ben cinque finali con l'Inter. In campionato avrebbe potuto fare meglio, ma questo vale per quasi tutte le squadre tranne il Napoli, che ha dominato il torneo. Alcune critiche ricevute erano ingiustificate e lui, nella finale di Champions League, ha dimostrato di essere allo stesso livello di Guardiola, se non addirittura superiore'.