In queste ore i media stanno cercando di ricostruire i fatti che hanno portato alla positività di Paul Pogba al testosterone. Il giocatore è risultato positivo a un controllo antidoping effettuato dopo la prima giornata di campionato nel match contro l’Udinese. Adesso bisognerà accertare se Pogba abbia assunto intenzionalmente la sostanza oppure se è stata una svista.
Stando a quanto afferma la Gazzetta dello sport, la positività del francese sarebbe stata causata dall’assunzione di un integratore. Il supplemento alimentare sarebbe stato consigliato a Pogba da un suo amico medico, estraneo alla Juventus.
L’integratore sarebbe stato acquistato in America dove le regole per il doping sono diverse rispetto all’Italia.
La Juventus era all’oscuro di tutto
La Juventus, nelle ultime ore, avrebbe cercato di capire da che cosa sarebbe stata causata la positività al testosterone di Paul Pogba. In particolare, solo nelle ultime ore, il numero 10 juventino avrebbe informato lo staff bianconero di aver assunto sostanze non concordate. Dunque la Juventus era all’oscuro di tutto e adesso il francese dovrà difendersi da solo e dimostrare di non aver avuto l’intenzione di eludere le regole. In ogni caso, sembra difficile che Pogba possa evitare una squalifica, ma dovrà quantomeno dimostrare la sua buona fede in modo da non incappare nella pena massima ovvero una stop di quattro anni.
Intanto, dopo la sospensione, il francese non ha più potuto allenarsi con i compagni e non può andare alla Continassa. Nel frattempo la sua agente e legale Rafaela Pimenta sta studiando la strategia migliore per cercare di evitargli una squalifica.
Ipotesi rescissione per Pogba
Dopo la sospensione comminata dal tribunale nazionale antidoping, la Juventus può interrompere l’erogazione dello stipendio di Paul Pogba.
Al momento il club non avrebbe preso provvedimenti nei confronti del suo centrocampista e starebbe aspettando l’esito delle controanalisi. Qualora la positività dovesse essere riscontrata anche dopo il secondo esame la società potrebbe non solo interrompere il pagamento degli stipendi ma anche chiedere addirittura la rescissione.
Di questa ipotesi ha parlato anche l’avvocato Angelo Cascella a Sportmediaset: “La Juventus ha ora tre strade: la prima non fare niente, la seconda consiste - ha dichiarato il legale esperto di diritto internazionale ed ex membro del Tas - nella riduzione della retribuzione con decorrenza da quando Pogba è stato sospeso e la terza, la più estrema, è la risoluzione del contratto in caso di lunga squalifica”.