Nicolò Fagioli ha deciso di patteggiare dopo il coinvolgimento nel caso scommesse. Il centrocampista in forza alla Juventus verrà squalificato per 12 mesi, ma cinque di essi sono commutati in prescrizioni alternative: di conseguenza per lui i mesi lontano dal rettangolo di gioco saranno sette, mentre nei restanti dovrà seguire un percorso terapeutico per la ludopatia. A questi va aggiunta una ammenda di oltre 12mila euro.
La squalifica di Fagioli
Nicolò Fagioli ha raggiunto l'accordo di patteggiamento con la Procura Federale: il centrocampista subirà una squalifica di 12 mesi di cui cinque sono commutati in prescrizioni alternative.
Nel dettaglio, significa che il centrocampista resterà lontano dal rettangolo di gioco sette mesi. Per il resto dovrà continuare il percorso terapeutico iniziato qualche tempo fa con il dottor Paolo Jarre per curare la ludopatia. Inoltre il calciatore dovrà seguire 10 incontri con dilettanti, giovani calciatori, scuole o centri di recupero per curare il suo stesso problema. Lo sportivo dovrà anche pagare una ammenda del valore di 12.500 euro.
Gli avvocati Luca Ferrari e Armando Simbari hanno avanzato alla Procura di Torino la richiesta di patteggiamento, facendo leva sul fatto che il calciatore si è auto-denunciato. Grazie al patteggiamento e all'autodenuncia il calciatore ha ricevuto il 50% di sconto sulla sanzione.
Tonali, l'agente Giuseppe Riso: 'È scosso e triste'
Questo martedì 17 ottobre anche Sandro Tonali è stato ascoltato dalla Procura di Torino. Il calciatore ex Milan intorno alle ore 16 si è presentato in audizione con la Pubblico Ministero Manuela Pedrotta. Come accaduto con Fagioli, anche lui potrebbe patteggiare per evitare una lunga squalifica.
Il suo agente Giuseppe Riso ha affermato nel corso di un evento: "Lui è sotto shock, è scosso e triste". Inoltre si è augurato che quanto accaduto a Tonali possa essere d'aiuto a tanti altri giovani che lottano con lo stesso vizio del gioco.
La posizione di Zaniolo
Nicolò Zaniolo intanto ha ribadito di non avere mai scommesso sulle partite di calcio, ma di avere solamente giocato a poker e blackjack.
Inoltre ha sostenuto di non sapere che i siti dove giocava fossero considerati illegali.
Al momento gli inquirenti stanno analizzando le chat in cui sono comparsi i nomi dei calciatori coinvolti nel caso scommesse, ma non sarebbe emersa alcuna scommessa su eventi di calcio.