Nelle scorse ore ai microfoni di Rai Sport il calciatore dell'Inter Davide Frattesi ha parlato del caso scommesse che ha coinvolto i suoi due compagni di nazionale Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali: 'Prima di parlare bisogna accertare le cose', ha detto,
Intanto degli effetti del calcio moderno sui giovani di oggi ha detto la sua opinione anche il procuratore Giovanni Branchini.
Caso scommesse, Frattesi fa muro su Zaniolo e Tonali: 'Mai parlare prima di accertare le cose, me l'hanno insegnato da bambino'
Il centrocampista dell'Inter e della nazionale italiana Davide Frattesi è stato intervistato da Rai Sport e tra gli argomenti da lui trattati c'è stato anche il caso scommesse e il conseguente coinvolgimento dei suoi due compagni Tonali e Zaniolo: "C'è tanto dispiacere, siamo vicini ai ragazzi.
Non è stato facile, soprattutto nelle prime 24 ore. Non si fa di tutta l'erba un fascio, prima bisogna accertare le cose. Non si parla mai prima, me l'hanno insegnato da bambino".
Frattesi, parlando poi della partita che vedrà protagoniste nello scontro diretto valido per la qualificazione a Euro 2024 Inghilterra e Italia, ha detto: "L'Inghilterra superiore a noi? A livello di singoli sì, ma poi in campo si va in undici. Bellingham? con De Bruyne è il centrocampista più forte perché abbina quantità e fisicità".
Frattesi, restando in tema nazionale, ha poi aperto un capitolo sul CT degli azzurri Luciano Spalletti: secondo il centrocampista dell'Inter, il tecnico di Certaldo dona ai suoi giocatori il massimo di sé stesso, ma allo stesso tempo esige da loro il medesimo impegno.
Branchini su caso scommesse: 'È difficile per un giocatore di 20 anni con tutto a disposizione continuare a coltivare sacrifici'
Diverso dal pensiero di Davide Frattesi è stato quello del procuratore sportivo Giovanni Branchini, che intervenuto all'evento Italia-Inghilterra: derby d'Europa ha detto sul caso scommesse che ha colpito i tre calciatori italiani: "È difficile spiegare a un ragazzo di 19-20 anni che non è un campione, di continuare a coltivare sacrifici quando ha già milioni in banca, auto di lusso e belle fidanzate.
Oggi la stragrande maggioranza di questi ragazzi non ha più lo stimolo, se l'aspetto economico diventa prioritario. Un tempo a stare vicino ai giovani calciatori erano persone che avevano un background sportivo".
Branchini, restando su questo tema, ha poi sottolineato come i calciatori ai giorni d'oggi abbiano troppo tempo libero rispetto alle poche ore di allenamento quotidiano.
Inoltre, secondo il procuratore, la crescita esponenziale del guadagno nel mondo del pallone degli ultimi anni, non aiuterebbe a far tenere i piedi per terra a giocatori che già dà giovanissimi percepiscono già cifre elevatissime.