Nelle scorse ore il giornalista sportivo Tony Damascelli ha parlato ai microfoni di TV Play delle indiscrezioni che vorrebbero Antonio Conte tra i papabili allenatori seguiti dalla Juventus per il futuro, smentendo questa voce e anzi sottolineando che i dirigenti bianconeri non avrebbero la volontà di tornare sul tecnico pugliese.
Intanto di Conte e degli insegnamenti che ha ricevuto dall'allenatore salentino ha parlato a RDS anche l'attuale tecnico della Sampdoria Andrea Pirlo.
Damascelli non ha dubbi: 'Escludo in modo assoluto che Antonio Conte tornerà alla Juventus'
Il giornalista sportivo Tony Damascelli è stato ospite nelle scorse ore ai microfoni di TV Play e commentando le indiscrezioni che vorrebbero Antonio Conte prossimo a tornare sulla panchina della Juventus ha detto categoricamente: "Lo escludo in modo assoluto. Ho raccolto frasi da autorevoli dirigenti dell’ambiente Juventus che hanno detto sempre la stessa cosa: “Non metterà più piede qui".
Parlando di Allegri e della sua permanenza nel futuro alla Juventus, il giornalista ha poi aggiunto: "Rispetto a Conte, Mourinho e Sarri è un’aziendalista. Non fa polemica, non parla di mercato, non fa riferimento alle assenze.
Da questo punto di vista potrebbe rimanere, ma secondo me vogliono dare un po’ d’aria fresca a un ambiente un intossicato".
Pirlo: 'Con Conte è iniziata la cavalcata che ci ha permesso alla Juve di vincere lo scudetto. Da lui prendo esempio'
Riguardo ad Antonio Conte ha parlato ai microfoni di RDS anche l'attuale allenatore della Sampdoria Andrea Pirlo: "Con Conte è iniziata la cavalcata che ci ha portato a vincere il primo campionato.
È stato il primo a iniziare a farmi analizzare le situazioni da campo, pensavo quasi da allenatore. È stato un grande maestro di campo e di calcio. Nel modo di gestire alcune situazioni e gli allenamenti dei miei ragazzi, prendo esempio da lui".
Pirlo ha poi parlato della sua seconda esperienza avuta con la Juventus, quella da allenatore: l'ex calciatore ha sottolineato di aver vissuto un'avventura positiva con una squadra che all'epoca era molto giovane e con elementi nuovi.
L' ex centrocampista della nazionale si è poi detto fortunato nell'aver potuto gestire a Torino un campione del calibro di Cristiano Ronaldo, dal quale ha potuto carpire alcuni segreti che lo hanno reso per tanti anni il numero 1 del calcio internazionale.