Nelle scorse ore i giornalisti Riccardo Trevisani e Roberto Beccantini, uno ai microfoni di Pressing l'altro sul portale Beckisback, hanno detto la propria opinione riguardo la prestazione effettuata da Romelu Lukaku nella partita tra Juventus e Roma: entrambi hanno sottolineato come il belga abbia sofferto la marcatura del bianconero Gleison Bremer.

Trevisani: 'Bremer si è messo in tasca Lukaku, il belga non c'è mai quando le partite contano'

Il giornalista sportivo Riccardo Trevisani ha commentato ai microfoni della trasmissione Mediaset Pressing quanto si è visto in Juventus-Roma, soffermandosi nello specifico sulla prestazione di Romelu Lukaku: un giocatore non si vede mai nelle partite importanti.

Ricordate la finale di Champions League, la finale di Europa League con l’Inter, Bremer se lo è messo in tasca. La differenza nel match tra Juventus e Roma l’hanno fatta i due attaccanti: Vlahovic dall’altra parte ha fatto benissimo. Diverso da Lukaku, migliore quando conta come oggi".

Un'annotazione, quella di Trevisani, che trova conforto nelle statistiche piuttosto negative di Lukaku quando gioca contro la Juventus: il centravanti belga ha infatti affrontato i bianconeri 11 volte nella sua carriera, con le maglie di Manchester United, Chelsea, Inter e Roma. In tutte queste occasioni, il numero 9 è riuscito ad andare in gol solamente due volte.

Beccantini: 'Vlahovic molto più utile questa di un Lukaku cancellato da Bremer'

Simile al pensiero di Trevisani è stato quello di Roberto Beccantini, che sul portale Beckisback ha scritto sulla partita tra Juventus e Roma e della prestazione opaca messa in campo da Romelu Lukaku: "Quando due risultatisti feroci come Max e Mou banchettano sulla carcassa di Juventus-Roma, ne escono morsi lenti, ruggiti smorzati, occhiate furtive.

L’ha decisa, in avvio di ripresa, un gol di Rabiot, smarcato da Vlahovic, il serbo della Goeba, molto più utile almeno stavolta di Lukaku, cancellato da Bremer".

Beccantini, commentando il match, ha poi sottolineato come la Juve si sia fatta preferire rispetto ai giallorossi, creando almeno due azioni da gol nitide nel primo tempo, neutralizzate da due interventi alla disperata di Mancini e N'Dicka.

Il giornalista ha infine sottolineato come la partita si sia di fatto conclusa al momento del gol di Rabiot: infatti dopo la rete del francese, secondo Beccantini, la Roma avrebbe praticato uno sterile possesso palla nel quale la Juventus non si sarebbe mai trovata in difficoltà.