L'allenatore dell'Inter Simone Inzaghi e il difensore Francesco Acerbi hanno deciso di patteggiare dopo che la Procura Figc aveva aperto un fascicolo al termine del match Roma-Inter del 10 febbraio scorso. Il tecnico era finito nel mirino per una telefonata alla squadra fatta nell'intervallo nonostante fosse squalificato, mentre il difensore aveva mostrato il dito medio ai tifosi avversari. Dopo il patteggiamento Inzaghi pagherà 3.500 euro e altrettanti l’Inter dopo le ammissioni fatte davanti al procuratore federale Giuseppe Chiné, per il calciatore invece la multa sarà di 5 mila e altrettanti alla società.

La telefonata dello squalificato Inzaghi nello spogliatoio ha violato il regolamento

Simone Inzaghi, che nella gara del 10 febbraio era squalificato e impossibilitato a essere presente in panchina, aveva seguito la partita Roma-Inter dalla tribuna dello Stadio Olimpico.

Ma prima dell'inizio del secondo tempo, il tecnico ha tenuto un discorso motivazionale "in remoto" verso lo spogliatoio dell'Inter tramite il vivavoce di un telefono di un suo collaboratore. Questa azione è però vietata dal regolamento a causa appunto della sua squalifica.

A smascherare involontariamente Inzaghi era stato proprio un suo calciatore, Alessandro Bastoni, che ha fine partita aveva dichiarato alla stampa: "Nello spogliatoio ci ha chiamato Inzaghi e in vivavoce ci ha detto di tornare a essere noi: così abbiamo fatto nel secondo tempo".

Dopo queste parole la Procura Figc aveva quindi aperto un fascicolo di inchiesta che poi ha portato alla multa.

Le regole impediscono a un allenatore squalificato di entrare in contatto con la squadra durante la partita

Le regole che impediscono a un allenatore squalificato di entrare in contatto con la squadra durante una partita sono stabilite per mantenere l'equità e la coerenza nelle competizioni sportive.

L'obiettivo principale è garantire che ogni squadra segua le stesse regole e che non ci siano vantaggi non equi durante una partita.

Se un allenatore è stato squalificato, significa che ha violato le norme, consentirgli quindi di influenzare la squadra attraverso chiamate telefoniche potrebbe compromettere l'integrità della competizione e porre in dubbio la validità delle decisioni disciplinari. L'allenatore squalificato, inoltre, non può interagire con l'arbitro o gli ufficiali di gara durante la partita, né accedere agli spogliatoi.