In un'intervista rilasciata a La Stampa, l'ex allenatore Arrigo Sacchi ha espresso le sue opinioni sul momento attuale della Juventus, fornendo un'analisi critica e riflessiva sulla situazione della società bianconera.

Arrigo Sacchi sulla situazione della Juventus

Sacchi ha sottolineato come la frenata della Juventus non fosse imprevista per lui, evidenziando la mancanza di brillantezza, bellezza e innovazione nel gioco della squadra. Ha criticato il modo in cui in Italia si tende a valorizzare il successo senza considerare il merito, descrivendo la nazione come dominata da approcci tattici e furbate anziché da strategie innovative.

Il tecnico ha poi dichiarato: "Il tifoso vuole l'estetica, il dominio, lo stile". Ha poi aggiunto: "Per quanto mi riguarda la vittoria senza merito non può definirsi tale".

L'ex allenatore ha attribuito la crisi della Juventus a diversi fattori, tra cui la perdita di concentrazione di alcuni giocatori illusi dai risultati precedenti e il calo fisico di altri. Ha suggerito che la squadra abbia perso la cattiveria che le consentiva di compensare la mancanza di idee.

Il merito di lanciare tanti giovani da parte della Juventus

Sacchi ha riconosciuto il merito della Juventus nel lanciare giovani talenti che hanno portato freschezza alla squadra, ma ha avvertito sull'importanza di seguirli attentamente per evitare che si sentano arrivati troppo presto.

Riguardo al campionato, Sacchi ha ammesso che il vantaggio dell'Inter è importante ma ha sottolineato che nel calcio le sorprese sono sempre possibili, e le coppe internazionali possono incidere sulle energie delle squadre.

Infine, Sacchi ha aggiunto: "La Juventus deve ritrovare motivazioni e spirito di squadra. Il gruppo è fondamentale.

Io ho sempre scelto i calciatori per l’affidabilità più che per la bravura" Ha ricordato il suo approccio basato sull'affidabilità dei giocatori e sull'importanza di divertirsi in campo, evidenziando l'importanza dell'emozione nel calcio e la tradizione italiana di difendere e colpire in contropiede.

Angelini sul futuro professionale di Allegri

Il giornalista Antonello Angelini ha parlato del futuro professionale di Massimiliano Allegri sottolineando come le ultime indiscrezioni di mercato che ha raccolto confermano la possibile permanenza del tecnico anche oltre l'attuale scadenza prevista nel 2025. A tal riguardo ha dichiarato: "Purtroppo raccolgo con preoccupazione sempre più voci di una conferma di Allegri per ulteriori 3 anni. L’anno rimanente più due“.“Se fosse vero ormai la Juve è diventata di Allegri. Speriamo che alla fine qualcuno rinsavisca".

Parole che non trovano il supporto di Ravanelli in una recente intervista a Tv Play, che ha dichiarato che il problema della Juventus è la rosa non ancora pronta per lottare per vincere.