La sconfitta incassata dalla Juventus per 3-0 dalla Fiorentina riaccende completamente la corsa per il quarto posto, attualmente occupato dal Bologna di Vincenzo Italiano. Un KO duro da digerire per i bianconeri, che potrebbe mettere in discussione forse definitivamente l'operato di Thiago Motta.

La Juventus perde anche con la Fiorentina e riaccende completamente la corsa al quarto posto

Fiorentina-Juventus era uno dei big match più attesi della ventinovesima giornata di campionato ed è stata conquista dagli uomini di Raffaele Palladino per un secco 3-0.

La partita, sbloccata dopo 15 minuti da un sinistro velenoso di Gosens, ha visto poi i padroni di casa trovare il raddoppio al diciottesimo grazie a un rasoterra di rara precisione calciato da Rolando Mandragora. Nella ripresa, un gol di pregevole fattura siglato da Gudmundsson ha sostanzialmente chiuso i giochi, mettendo in ghiaccio un risultato forse mai davvero messo in discussione.

Un KO duro da digerire per la compagine piemontese, specie se si considera il precedente 0-4 incassato dalla Vecchia Signora appena una settimana fa per mano dell'Atalanta. Intanto si riaccende completamente la lotta per quarto posto, attualmente occupato dal Bologna: sono ora sei le squadre (oltre a bianconeri, bolognesi e viola, ci sono anche Lazio, Roma e Milan) nel giro di sei punti, che dalla ripresa del campionato si sfideranno per qualificarsi alla prossima Champions.

Juventus, una sosta delle nazionali che può portare riflessioni o grandi cambiamenti alla Continassa

A pagare dazio nella Juventus, come spesso succede nel calcio in questi casi, potrebbe dunque essere l'allenatore: Thiago Motta è ormai da giorni bersaglio di critiche dure da incassare e la squadra, vista la prestazione effettuata a Firenze, non sembrerebbe essere in grado di reagire alle avversità.

La sosta delle nazionali che partirà da domani sarà dunque utile ai dirigenti della vecchia signora per effettuare le giuste riflessioni per il prossimo futuro e non è detto che alla Continassa si registrino particolari stravolgimenti.

D'altro canto l'obiettivo qualificazione alla Champions apparirebbe vitale per il club e di conseguenza i prossimi 14 giorni di pausa potrebbero anche essere visti come l'occasione ideale per dare in mano ad un nuovo allenatore la squadra e fargli avere più tempo del previsto per amalgamarsi col gruppo. Tanti sono i nomi che stanno circolando da giorni tra cui Roberto Mancini, ex CT dell'Arabia Saudita attualmente senza una panchina.