Nel corso di una diretta su Twitch con Tv Play avvenuta nelle ultime ore, il giornalista de Il Messaggero Alberto Mauro ha offerto interessanti riflessioni sul momento attuale della Juventus e sul futuro del club a livello di guida tecnica.

'Dubbi sulla guida tecnica per la prossima stagione'

"Ci sono tanti pensieri nella Juve. Da parte dei tifosi c’è quello sul futuro della guida tecnica ma ora ci sta pensando anche la società - ha dichiarato Mauro - Fino a 3 mesi fa non c’era discussione sul futuro di Allegri, se non il rinnovo. Adesso il bilancio si è spostato ed il club sta riflettendo.

Non su un esonero perché non c’è certezza che un eventuale sostituto possa fare meglio da qui alla fine. I dubbi alimentati dai risultati sono per la prossima stagione".

Massimiliano Allegri potrebbe arrivare a dimettersi?: "Da quando è arrivato Giuntoli i rapporti sono cambiati. Quello tra lui e Allegri non è mai stato ‘baci e abbracci’, in questo momento le riflessioni a fronte dei risultati portano a considerare delle alternative per la stagione prossima. Allegri ha un contratto fino al 2025, credo si parlerà quindi di una risoluzione o una buonuscita, credo più la seconda. Non immagino Allegri fare un’uscita alla Sarri con le dimissioni per intenderci".

I possibili nomi per il dopo Allegri

In caso di addio a fine anno dell'attuale allenatore bianconero, secondo Mauro la rosa di possibili sostituti è abbastanza definita con un'esclusione eccellente: "I nomi sono quelli di cui si parla già da un po’, quindi Thiago Motta, Palladino. Tudor invece è alla Lazio, ma non era un’opzione.

Secondo me Tudor poteva avere caratteristiche ed esperienza, come profilo poteva rispecchiare le richieste. Non so perché si sia deciso di andare su allenatori diversi, forse anche per dare un taglio netto al passato".

Mattioli sul futuro di Allegri: 'Mi hanno parlato di una piramide'

Intervistato nelle ultime ore da Radio Bianconera, anche il giornalista Rai Mario Mattioli ha parlato del futuro della panchina della Juventus: "Bisogna tornare a quella maledetta partita contro l'Empoli, caratterizzata dall'espulsione di Milik dopo un quarto d'ora e da qualche altro episodio.

Poteva comunque vincerla anche in inferiorità numerica. In quell'occasione si è rotto il giochino perché la squadra forse stava facendo qualcosa che andava oltre le sue capacità del momento. Poi Allegri ha fatto una cosa. Siccome tutti lo criticavano perché si vinceva, ma giocando male con il famoso corto muso, ha alzato il baricentro. Così la Juve è stata più bella, ha creato occasioni, ha segnato, ma allo stesso tempo ha incassato gol, pareggiando o perdendo alcune partite".

E poi ancora: "Il centrocampo bianconero non è in grado di fare nello stesso match la fase offensiva e quella difensiva. I giocatori devono essere di un certo livello. Rispetto al futuro di Allegri, qualche mese fa ero rimasto ad una conversazione con un membro della proprietà che mi aveva parlato, seppure in modo non proprio esplicito, di una piramide Platini-Chiellini-Conte".