Nel corso di una intervista rilasciata nelle ultime ore a Cose di calcio su RBN, l'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi ha espresso il proprio punto di vista sulla posizione dell'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri: secondo l'ex dirigente bianconero, finchè è in carica un tecnico va supportato in modo adeguato dalla società per consentirgli di lavorare in modo sereno e rendere dunque al meglio.

Solo a fine anno e solo ad obiettivi raggiunti (o mancati) si possono poi tirare le somme e decidere come e se proseguire insieme.

Luciano Moggi ed il supporto al tecnico della Juventus Allegri

"Io non ho il potere di mandare via Allegri - ha dichiarato Luciano Moggi - Se l'allenatore deve restare alla fine dell'anno lo si sostiene. Poi, alla fine della stagione ci si può anche salutare. Bisogna avere il coraggio di tracciare una strada, altrimenti si vive in una situazione di equivoco".

E poi ancora: "Io non difendo Allegri, ma difendo la Juventus. Ci vuole un dirigente che ci metta la faccia. Giuntoli è appena arrivato, cosa può fare? Qui deve intervenire l'amministratore delegato al fianco dell'allenatore. Lo vedete che i giocatori vanno in campo e toccano la palla con la paura di sbagliare. Ci vuole un'iniezione di fiducia".

Le dichiarazioni di Ancona sul futuro della panchina della Juventus

Sempre a Cose di Calcio è intervenuto in seguito Adriano Ancona, giornalista de Il Corriere dello Sport, che parlando sempre di Massimiliano Allegri e Juventus ha evidenziato come tutte le vicende extracampo degli ultimi anni abbiano inevitabilmente condizionato il lavoro dello staff tecnico bianconero: "Quello che è successo fuori dal campo negli ultimi due anni ha sicuramente condizionato la Juventus.

Nonostante tutto, in questa stagione, tolto l'ultimo mese e mezzo, i bianconeri non stanno facendo un cattivo campionato. Non so se Allegri abbia fatto bene a tornare su una panchina dove aveva già vinto tanto, anche perché dal suo arrivo si è trovato a fronteggiare un triennio costellato di criticità e ostacoli".

In chiusura, Ancona ha sentenziato come dal proprio punto di vista il ciclo di Massimiliano Allegri a Torino sia terminato: "Il voto alla sua Juve non può certo essere alto, parliamo di una gestione sufficiente.

Adesso però penso che per lui il ciclo sia terminato, la Juve deve rinnovarsi: l'ha fatto con i giocatori ed è necessario che lo faccia anche con l'allenatore".

Al riguardo, tutti i rumors puntano su una corsa a due, con i profili di Thiago Motta e Antonio Conte indicati come papabili sostituti in caso di successione sulla panchina bianconera.