"Thiago Motta è molto, molto bravo. Ha un gioco propositivo. Ha dato un'identità chiara alla squadra, valorizzando i giocatori anche in ruoli diversi da quelli in cui giocavano in precedenza. Penso a Saelemaekers, ma non solo. Ha soluzioni valide, le alterna, e opera una ricerca continua del gioco, sempre e comunque, senza essere stopposo nel giro palla": firmato l'ex allenatore Giovanni Galeone, che in un'intervista rilasciata all'edizione di Bologna del Corriere della Sera ha affrontato diversi temi legati alla stagione disputata quest'anno dal Bologna sotto la guida di Thiago Motta.

'Zirkzee a volte va aiutato di più'

"In certe gare manca un po' il centravanti classico, con le relative difficoltà - ha proseguito Galeone parlando poi di Joshua Zirkzee, il centravanti rivelazione dei felsinei - A Roma, contro una squadra che giocava per vincere, Zirkzee e la squadra hanno fatto una grande prestazione: l'impressione è che contro squadre che se la giocano alla pari il Bologna abbia molte chance di vittoria, viceversa va un po' in difficoltà contro avversarie accorte. Non essendoci grandi tiratori da fuori, a Zirkzee in quei contesti deve arrivare più aiuto da Orsolini e dagli altri esterni".

Il futuro di Motta: 'Una piazza come Bologna con la Champions non va lasciata'

In ultimo, Galeone ha rilasciato il proprio pensiero sul futuro di Motta lanciandogli un indiretto consiglio: "Secondo me il Bologna va in Champions e una piazza come quella non si lascia per niente e nessuno in Italia.

Non si va via da Bologna perché è la storia del calcio. Penso alla squadra del 1964, ma non solo. Ama il calcio e ne capisce, quella piazza. Allenai tre anni la Spal e allora il Bologna era in C con noi, lì se non giochi bene si mettono a ridere. In Emilia sono professori di calcio: quando sviluppi un gioco come Motta li conquisti e io, al posto di Thiago, non lascerei mai nella vita una città e un club come Bologna".

Thiago Motta e la Juventus, come giocherebbero i bianconeri con l'italo brasiliano

Insomma, Galeone resterebbe al Bologna ma ormai da settimane Thiago Motta sembrerebbe destinato alla Juventus. Molti tifosi si chiedono dunque quale sarebbe l'impatto dell'ex Genoa e Spezia sulla rosa bianconera. Ipotizzando i ventilati arrivi di Calafiori, Zirkzee e Samardzic e considerando il rientro dai prestiti di Soulè e Barrenenchea oltre all'ormai imminente reintegro in rosa di Fagioli, Motta avrebbe a disposizione il materiale tecnico per proporre sia un 4-2-3-1 che un 4-3-2-1 schierando dietro a Vlahovic due seconde punte/trequartisti tra Chiesa, Yildiz e Zirkzee.

Motta potrebbe anche schierare un più classico 4-3-3 con due ali tra Chiesa, Yildiz e Soulè ai lati della punta centrale (il serbo o l'olandese).

L'impressione è che il ds Cristiano Giuntoli stia cercando di costruire una squadra votata all'attacco e aver scelto Motta come tecnico darebbe valore alle parole di Galeone. La prossima stagione vedrà la Juventus confrontarsi (con ogni probabilità) su 5 competizioni diverse (Serie A, Coppa Italia, Mondiale per Club, Supercoppa Italiana e quasi certamente Champions League) e servirà una rosa profonda e di qualità. Insieme ad un allenatore moderno e dinamico.