Nelle scorse ore il giornalista sportivo Maurizio Pistocchi ha accusato sul proprio account X il giocatore dell'Atalanta Teun Koopmeiners di avere avuto un comportamento immorale nei confronti del club bergamasco, rifiutandosi di prendere parte agli allenamenti per forzare il proprio passaggio alla Juventus. Secondo Pistocchi si dovrebbe dunque correre ai ripari con regole ferree che impediscano ai giocatori certi atteggiamenti.

Pistocchi: 'Comportamento di Koopmeiners e di Osimhen immorale nei confronti dei loro club'

Il giornalista sportivo Maurizio Pistocchi ha commentato sul proprio account le vicende che starebbero coinvolgendo in queste ore Juventus, Atalanta e Napoli e i calciatori che per forzare il proprio trasferimento avrebbero scelto di non allenarsi con i rispettivi club: "Koopmeiners e Osimhen sono la punta dell’iceberg di una pratica sempre più diffusa: giocatori che, in presenza di un contratto non in scadenza, firmano con un altro club e si rifiutano di allenarsi e giocare se non vengono ceduti.

Succede da anni, l’hanno fatto e lo fanno più o meno tutte le società , ma è un comportamento immorale e che non rispetta i principi del diritto. “Pacta sunt servanda” gli accordi si rispettano, dicevano i Romani, fuorché nel calcio".

Pistocchi ha continuato scrivendo: "Bisogna assolutamente mettere dei paletti, per tutelare i diritti dei club e dei tifosi: visite fiscali, per accertare presunte patologie, multe che possono arrivare sino al 100% dello stipendio mensile, lunghe squalifiche per club, dirigenti, procuratori e giocatori che trasgrediscono le regole, e per finire, un indennizzo pre-stabilito in base al valore ancora a bilancio e agli anni residui di contratto per il club costretto a cedere al ricatto.

Sarà inutile? Può darsi, ma così non si può andare avanti".

I tifosi rispondono a Pistocchi: 'Servirebbe un club che non ceda al ricatto'

Le parole di Pistocchi hanno catturato l'attenzione di diversi tifosi: "Serve un po' di coraggio. Non cedere al ricatto anche al costo di perdere una cospicua plusvalenza. Un giocatore praticamente fermo da un anno avrà meno appeal sul mercato e non potrà richiedere ingaggi importanti.

Servono uno o due esempi per risolvere la questione", dice un utente su X.

Un altro poi aggiunge: "Condivisibile però allo stesso tempo non c’è nulla che tuteli il giocatore quando la società (qualunque essa sia) lo mette alla porta e fuori rosa. Costringendolo di fatto ad andarsene in presenza di un regolare contratto firmato da ambo le parti".

Un tifoso infine dice: "Dovrebbero dare la possibilità al club di mettere fuori rosa il giocatore con salario minimo per una stagione, ovviamente con i dovuti accertamenti per evitare casi di mobbing".