"A seguito del problema muscolare alla coscia sinistra accusato ieri con la propria Nazionale, Dusan Vlahovic è stato sottoposto oggi, 19 novembre, presso il J|medical, a esami diagnostici. Gli accertamenti hanno escluso lesioni e le sue condizioni saranno monitorate quotidianamente": questo il testo del comunicato apparso pochi minuti fa sul proprio sito ufficiale con cui la Juventus ha reso noti gli esiti dei controlli a cui si è sottoposto il centravanti ex Fiorentina.

Vlahovic era uscito all'86esimo di Serbia vs Danimarca per aver sentito tirare dietro la coscia sinistra: il rischio era quello di una lesione che avrebbe significato almeno un mese di stop.

Pericolo scongiurato.

Difficile ci sia col Milan, più speranze di rivederlo con l'Aston Villa

Come recita il comunicato le condizioni di Vlahovic verranno monitorate giorno per giorno. Appare complesso ipotizzare di vederlo comunque tra i convocati per la sfida col Milan in programma sabato 23 alle 18:00, più fattibile immaginare che vada almeno in panchina per la sfida di Champions League contro l'Aston Villa prevista mercoledì 27.

Molto dipenderà comunque da come il serbo stesso risponderà al riposo e alle terapie: per un infortunio dall'entità simile riscontrato qualche settimana fa, Hakan Calhanoglu dell'Inter ha per esempio saltato solo due partite, ciascuno tuttavia ha i propri tempi di recupero e solo i prossimi giorni daranno tutte le risposte.

Senza Vlahovic e Nico Gonzalez, l'unica alternativa appare Weah

Considerato il ruolo più che marginale che fino a qualche settimana fa ricopriva nel club bianconero, nessuno avrebbe potuto ipotizzare che sarebbe stata Timothy Weah la prima alternativa al serbo e invece oggi è proprio questa la situazione più probabile.

Considerate l'assenza ormai quasi strutturale di Milik, fermo da giugno per due interventi subiti al ginocchio sinistro, e lo stop muscolare che costringe ancora ai box Nico Gonzalez (l'unico che per caratteristiche tecniche potrebbe ereditare il ruolo del numero 9), toccherà allora all'ex Lille agire da prima punta.

Magari alternandosi in partita a Kenan Yildiz.

Weah è andato in gol anche la notte scorsa con gli USA scoccando un preciso sinistro sotto l'incrocio e dimostrando ancora una volta come le quattro reti messe a segno in questo primo scorcio di stagione coi bianconeri non siano un caso.

Sono soprattutto le tipologie di gol a generare un cauto ottimismo: col Parma, con l'Inter e col Torino, Weah ha tagliato centralmente chiudendo due azioni di Francisco Conceicao a pochi passi dalla porta e ribandendo in rete una respinta corta di Vanja Milinkovic-Savic, col merito però di aver seguito tutta l'azione facendosi trovare al posto giusto al momento giusto. A San Siro sarà per lui una nuova occasione per dimostrare di essersi definitivamente calato nella realtà bianconera.