Nelle scorse ore il giornalista Fabio Ravezzani ha parlato a QSVS della Juventus e di Thiago Motta, sottolineando come la rivoluzione apportata dal tecnico italo brasiliano avrebbe solo scombussolato una squadra già vincente. Secondo quanto detto ai microfoni di Fuori di Juve dal mental coach Sandro Corapi invece, la formazione bianconera rispecchierebbe la mentalità del proprio allenatore e per questo motivo darebbe la sensazione di avere timore del successo.
Juventus, Ravezzani: 'Motta è arrivato per fare la rivoluzione ma la squadra che ha ereditato era già vincente'
Il giornalista Fabio Ravezzani ha parlato a QSVS della Juventus e del suo allenatore: "Motta è arrivato per fare una rivoluzione, anche culturale per certi versi. È infatti scomparsa la figura del capitano, si gioca in modo diverso e vincere non è più un'ossessione. Il problema però è che le rivoluzioni di solito si fanno dove trovi le macerie, dove c'é una situazione disastrata ma in realtà quella che lui ha ereditato non era la squadra che trovò Antonio Conte. Motta infatti ha ereditato una squadra vincente, che aveva alzato la Coppa Italia, era arrivata terza in campionato e addirittura si era giocata per una parte della stagione lo scudetto con l'Inter"
Ravezzani ha continuato: "Se tu arrivi in una nuova piazza e dici che è tutto sbagliato e tutto da rifare innanzitutto ti metti contro una serie di calciatori che in quella piazza ci avevano vinto in precedenza.
Alla lunga alcuni ti si rivoltano contro e la serie di scontri che Motta ha avuto con degli elementi della rosa, ultimo dei quali ha visto coinvolto Danilo, sarebbero tollerabili se la Juventus andasse bene. Ma i risultati che vediamo indicano che il suo approccio rivoluzionario, quello dell'uomo solo al comando e della figura di riferimento, ha portato alle difficoltà che vive la Juventus settimanalmente".
Infine il giornalista ha sottolineato: "Ora ci saranno tante partite difficili per la Juventus e mi domando quanti dei giocatori che stanno vedendo il campo a singhiozzo in questo momento si getterebbero nel fuoco per Thiago Motta. Cioè quanti di questi hanno dentro quella voglia di dimostrare? Cioè con l'arrivo di Conceicao al Milan abbiano visto giocatori che hanno dato tutto per il loro allenatore, mi domando se Motta sia riuscito ad ottenere questo dai suoi e da quanti di essi".
Juve, Corapi: 'I calciatori imitano il carattere dell'allenatore e sembra quasi che abbiano paura di vincere'
Della Juventus e dell'operato del suo allenatore ha parlato a Fuori di Juve anche il mental coach Sandro Corapi: "Io dico che la squadra imita il carattere del proprio allenatore, quindi la grinta o meno dello stesso. Undici pareggi è tanta roba, soprattutto se spesso avvengono dopo essere stata in vantaggio. È come se i giocatori avessero una sindrome della paura del successo, la stessa che poi li porta ad inibire il loro potenziale. È un discorso assolutamente mentale, inconscio".