Nelle scorse ore il giornalista Paolo De Paola ha parlato a TMW Radio lanciando una provocazione nei confronti dell'allenatore bianconero Thiago Motta, invitandolo a dire qualcosa da vero juventino. Per l'ex calciatore Massimo Orlando inoltre, la comunicazione non sarebbe il punto forte dell'allenatore italo brasiliano.
De Paola: 'Vorrei sentire Thiago Motta parlare e dire qualcosa da juventino, cosa che non ha ancora fatto'
Il giornalista sportivo Paolo De Paola è stato intervistato nelle scorse ore dai microfoni di TMW Radio e commentando l'ultima conferenza stampa fatta dal tecnico della Juventus Thiago Motta ha detto: "È insufficiente questo tipo di comunicazione.
Puoi presentare tutti gli alibi del mondo ma devi dire che non è questo quello che ti aspetti. Non è questo l'approccio di un tecnico che sta facendo una piccola-grande rivoluzione. È in corsa su vari fronti, dalla Coppa Italia alla Champions, ma vorrei che dicesse qualcosa da juventino. Non l'ha ancora fatto".
De Paola restando in tema Thiago Motta ha poi sottolineato come il tecnico bianconero avrebbe il completo controllo dello spogliatoio della Juventus, con almeno cinque elementi della formazione che di fatto lo venerano e gli altri che comunque lo seguirebbero senza remore.
Il giornalista si è poi focalizzato sul Milan evidenziando come i buoni risultati ottenuti da Conceicao nel suo approccio con la formazione rossonera non si tradurrebbero nella soluzione totale delle mancanze palesate finora dalla squadra lombarda.
Secondo De Paola, ad esempio, Leao resterebbe un problema da risolvere, cosi come quello di Theo Hernandez.
Orlando: 'La comunicazione non è il punto forte di Motta, che non rischia di saltare ma deve vincere col Torino'
Anche l'ex calciatore Massimo Orlando ha parlato a TMW Radio della Juventus e nella fattispecie del suo allenatore Thiago Motta: "Siamo di fronte a un ragazzo molto intelligente che sosterrò sempre il suo arrivo, ma siamo ai limiti.
La comunicazione non è il suo forte, domani non può permettersi di pensare a un pareggio. Domani nel derby col Torino deve vincere, oppure chi gestisce poi tutto? I tifosi sono arrabbiatissimi. Non rischia di saltare, ma non può più sbagliare".
Riferendosi poi al Milan e al lavoro effettuato da Sergio Conceicao nella sua finora breve esperienza coi rossoneri, Orlando ha sottolineato come il portoghese non avrebbe apportato grandi modifiche tattica alla formazione lombarda, bensì messo di nuovo al centro del progetto i calciatori più importanti. Un metodo di lavoro per Orlando molto simile a quello utilizzato da Claudio Ranieri nella Roma.