La Juventus sta vivendo un periodo turbolento. Dopo un avvio di stagione altalenante, la pesante sconfitta contro l’Atalanta di domenica scorsa, che ha soltanto concluso un ultimo periodo disastroso (con l'eliminazione dalla Champions League e dalla Coppa Italia per mano di Psv ed Empoli), ha messo in discussione la panchina di Thiago Motta. La dirigenza bianconera non ha ancora preso una decisione ufficiale, ma si vocifera che una sconfitta contro la Fiorentina domani potrebbe risultare fatale per l’ex tecnico del Bologna. L’obiettivo della società piemontese resta la qualificazione alla prossima Champions League, ma l’inconsistenza nei risultati e la mancanza di un’identità di gioco stanno preoccupando il club.

In questo contesto, il nome di Roberto Mancini è tornato alla ribalta come possibile successore di Thiago Motta.

Roberto Mancini, un candidato credibile?

L’ex commissario tecnico della Nazionale italiana, con cui ha vinto l’Europeo 2021, è attualmente libero dopo la parentesi con la nazionale dell'Arabia Saudita. La sua esperienza a livello internazionale e la capacità di gestire squadre di alto livello lo rendono un candidato credibile per la panchina bianconera. Mancini ha dimostrato di saper lavorare con giocatori di talento e potrebbe rappresentare una figura di riferimento per un gruppo che ha bisogno di ritrovare sicurezza e leadership. Tuttavia, il suo passato all’Inter, nel periodo storico relativo allo scoppio dello scandalo Calciopoli, potrebbe rappresentare un ostacolo, dato che una parte della tifoseria juventina non ha dimenticato il suo legame con i nerazzurri.

Oltre a questo, resta da capire se l’ex tecnico della Nazionale abbia la giusta motivazione per rimettersi in gioco in un progetto ambizioso come quello della Juventus.

I costi dell'operazione e le alternative

L’ingaggio di Roberto Mancini comporterebbe anche dei costi importanti, considerando la necessità di corrispondere una buonuscita a Thiago Motta ed il salario che il nuovo allenatore richiederebbe.

Si stima che Mancini possa chiedere un ingaggio compreso tra i 7 e i 10 milioni di euro netti a stagione, una cifra considerevole che la Juventus dovrà valutare attentamente. Per questo motivo, la dirigenza juventina sta valutando anche altre opzioni, tra cui il possibile ritorno di Antonio Conte. L’ex tecnico bianconero gode ancora di grande stima nell’ambiente juventino, ma è attualmente sotto contratto con il Napoli, rendendo il suo ingaggio difficile nell’immediato.

Un altro nome che circola è quello di Gian Piero Gasperini, che con l’Atalanta sta dimostrando di essere un allenatore capace di dare un’identità chiara alle sue squadre e valorizzare giovani talenti. Tuttavia, anche lui è vincolato da un contratto e difficilmente potrebbe liberarsi prima della fine della stagione.

Il futuro di Thiago Motta

Il futuro di Thiago Motta alla Juventus è quindi in bilico. Se dovesse perdere contro la Fiorentina, la società potrebbe decidere di interrompere il rapporto prima del previsto. In quel caso, la scelta dell’eventuale sostituto sarà determinante per il prosieguo della stagione e per le ambizioni del club. Puntare su un profilo di esperienza come Mancini garantirebbe solidità e leadership, ma non è detto che sia la scelta più gradita dai tifosi, quindi non è da escludere anche l'ingaggio di un "traghettatore" come Tudor per dare una scossa alla squadra in un momento complicato.

La Juventus si trova di fronte ad una decisione cruciale, che potrebbe influenzare non solo il presente, ma anche il futuro della squadra. Arrivare in Champions è fondamentale non solo per dare vigore al progetto dal lato sportivo, ma anche per rimpinguare le casse: la società, vorrebbe scongiurare l'ipotesi di un nuovo rifinanziamento e per eliminare questa soluzione, è obbligatorio arrivare nella massima competizione europea anche nella prossima stagione.