La Juventus ora è davvero in crisi. Dopo la pesante sconfitta interna contro l’Atalanta, la squadra di Thiago Motta cade rovinosamente anche al Franchi, subendo un netto 3-0 dalla Fiorentina. Un risultato che conferma il momento nero della Vecchia Signora e che potrebbe avere ripercussioni pesanti sul dell’allenatore.

I viola, dominatori dall’inizio alla fine, hanno schiacciato i bianconeri con un gioco aggressivo e rapido, approfittando di una Juve spenta, prevedibile e nervosa. Gosens, Mandragora e Gudmundsson hanno firmato una serata da sogno per i tifosi viola, mentre la squadra torinese non è mai riuscita a reagire.

Un primo tempo dominato dalla Fiorentina: la Juventus non reagisce

La gara inizia con un buon approccio della Juventus, che prova subito a gestire il pallone per arginare la pressione della Fiorentina. I viola, però, non si fanno intimorire e aggrediscono alto, impedendo ai bianconeri di impostare il gioco con serenità.

Dopo pochi minuti, la prima scossa alla partita: Gosens firma il vantaggio al 15’ con un'azione da attaccante puro. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il tedesco anticipa tutti con un colpo di testa, trova un rimpallo e, al secondo tentativo, insacca nell’angolino basso.

La Juventus accusa il colpo e va completamente nel pallone. Passano solo tre minuti e la Fiorentina raddoppia con Mandragora: l’ex centrocampista bianconero riceve un perfetto assist da Fagioli e con un sinistro preciso trafigge Di Gregorio, mettendo la partita su un binario favorevolissimo per i padroni di casa.

A questo punto, il copione è chiaro: la Fiorentina domina il campo, mentre la Juventus appare lenta, prevedibile e senza idee. McKennie prova a dare un po’ di vivacità, ma i bianconeri non riescono mai a rendersi pericolosi dalle parti di De Gea. Locatelli è spaesato, Koopmeiners non riesce a dettare i tempi e la coppia offensiva Nico González-Kolo Muani non riceve palloni giocabili.

Il primo tempo si chiude sul 2-0 per la Fiorentina, con la Juventus incapace di reagire e sotto i fischi del proprio pubblico.

Secondo tempo: la Fiorentina affonda la Juventus

Chi si aspettava una reazione della Juventus nella ripresa è rimasto deluso. Al ritorno in campo, infatti la Viola riparte con la stessa intensità, mentre la squadra di Motta continua a mostrare una totale assenza di idee.

Al 49’, McKennie ha la prima vera occasione per la Juve, ma il suo tiro viene murato in extremis da Ranieri.

Passano pochi minuti e arriva il colpo del KO: al 53’, Gudmundsson cala il tris con un preciso destro da fuori area, chiudendo di fatto la partita. L’azione parte ancora da Fagioli, in grande serata, che serve perfettamente il fantasista islandese. Il numero 10 viola stoppa il pallone, prende la mira e batte Di Gregorio, facendo esplodere il Franchi.

A questo punto, la Juventus si sfalda. Motta prova a cambiare inserendo Cambiaso e Alberto Costa al posto di Veiga e Nico González, ma la situazione non migliora. Al 57’, Kean troverebbe anche il possibile 4-0, ma la rete viene annullata per fuorigioco.

La Juventus è completamente allo sbando e non riesce a imbastire una minima reazione.

Nel finale, la Fiorentina gestisce il possesso, mentre i bianconeri si innervosiscono: McKennie e Locatelli vengono ammoniti, dimostrando tutta la frustrazione di una serata da dimenticare. Il match termina con il punteggio di 3-0, un risultato che lascia la Juventus in una crisi profonda, mentre la Fiorentina festeggia una vittoria storica.

Il tabellino della partita

FIORENTINA (3-5-2) – De Gea; Pongracic, Pablo Marí, L. Ranieri (78' Comuzzo); Dodò, Cataldi, Fagioli (85' Folorunsho), Mandragora, Gosens; Gudmundsson (78' Beltran), Kean. All. Vincenzo Palladino

JUVENTUS (3-5-2) – Di Gregorio; Kalulu, Kelly (74' Gatti), Renato Veiga (59' Cambiaso); Weah (74' Conceiçao), Locatelli, K.

Thuram, Koopmeiners, McKennie; Nico González (59' Alberto Costa), Kolo Muani. All. Thiago Motta

Marcatori: 15’ Gosens, 18’ Mandragora, 53’ Gudmundsson

Ammoniti: McKennie, Locatelli, Weah, Ranieri.

Fiorentina da sogno: il capolavoro di Palladino

Dall’altra parte, la Fiorentina di Palladino può godersi una delle vittorie più belle degli ultimi anni. La squadra ha dominato la partita sotto ogni punto di vista: difesa solida, centrocampo dinamico e attacco letale.

L'ex Fagioli, con due assist, è stato l’uomo chiave della serata, mentre Gudmundsson e Dodò hanno messo in costante difficoltà la retroguardia bianconera. In attacco, Kean ha fatto il lavoro sporco, aprendo spazi e mettendo in difficoltà i difensori juventini.

Questa vittoria conferma che la Fiorentina è una realtà solida, capace di giocarsela con le migliori squadre del campionato.

Juventus allo sbando, Fiorentina in festa

La debacle di Firenze rappresenta l’ennesima battuta d’arresto per la Juventus, che ora deve fare i conti con una crisi sempre più evidente. La Fiorentina, invece, si gode un successo meritato, dimostrando di essere una squadra in crescita.

Ora la domanda è: cosa farà la dirigenza bianconera con Motta? Il tecnico verrà confermato o è destinato all’esonero? I prossimi giorni saranno decisivi.