Igor Tudor ha impresso subito il suo marchio sulla Juventus. Il tecnico croato, tornato in bianconero in un momento delicato della stagione, ha saputo dare un’identità chiara alla squadra, definendo una formazione base e proponendo un calcio diretto e intenso. Il suo stile deciso si riflette anche nella gestione dello spogliatoio: Tudor è un allenatore schietto, che non ha paura di esporsi nemmeno pubblicamente. Lo ha dimostrato dopo la vittoria sofferta contro il Lecce, quando ha espresso apertamente la propria delusione per il contributo offerto dai giocatori subentrati nella ripresa.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, i nomi finiti nel mirino dell’allenatore sono Kolo Muani, Cambiaso e Francisco Conceicao. I tre, entrati in campo nei minuti finali, non sono riusciti a dare il contributo richiesto in un momento in cui la Juventus stava soffrendo la pressione avversaria.
Serve un atteggiamento diverso da chi subentra
Tudor non ha gradito l’atteggiamento e la poca incisività dei cambi, sottolineando come nel calcio moderno i cinque cambi siano un’arma tattica fondamentale, spesso decisiva ai fini del risultato. In questo senso, il croato pretende molto di più da chi parte dalla panchina.
Weah reduce da una buona prestazione da titolare contro la Roma, anche contro il Lecce (rispetto agli altri calciatori subentrati) ha mantenuto un atteggiamento più propositivo.
Tuttavia, il messaggio di Tudor è chiaro: per guadagnarsi un posto nell’undici titolare non basta il nome o il talento, serve atteggiamento, determinazione e spirito di sacrificio. Dunque, se Conceicao, Cambiaso e Kolo Muani vorranno una chance dovranno avere un atteggiamento diverso soprattutto quando subentrano a gara in corso.
Koopmeiners e McKennie ok
Nel frattempo, arrivano buone notizie dall’infermeria. Teun Koopmeiners e Weston McKennie, usciti acciaccati durante la partita di Lecce, si sono sottoposti ad accertamenti che hanno escluso lesioni. Entrambi potranno sfruttare la settimana di riposo per recuperare al meglio in vista del prossimo impegno, previsto per lunedì 21 aprile contro il Parma.
Salvo sorprese, i due centrocampisti saranno regolarmente in campo dal primo minuto.
Tudor, almeno per ora, sembra voler proseguire sulla strada della continuità. Dall’inizio della sua avventura juventina ha infatti puntato su una formazione piuttosto stabile, evitando gli esperimenti che avevano caratterizzato la gestione precedente. Thiago Motta, nel suo periodo bianconero, aveva cambiato ben 39 formazioni su 42 partite, spesso faticando a trovare un equilibrio duraturo.
La nuova Juventus targata Tudor sembra invece aver trovato una base solida da cui ripartire. Ma per restare in alto servirà anche il contributo di chi entra a gara in corso: è questo il prossimo passo che il tecnico croato chiede ai suoi.