Al via gli aiuti per gli inquilini morosi, che non possono pagare l'affitto perché disoccupati, in cassa integrazione o affetti da malattia, grazie all'approvazione del decreto sulla morosità incolpevole predisposto dal Dicastero delle infrastrutture e i trasporti, guidato da Maurizio Lupi, di concerto con il ministero dell'economia guidato da Padoan che attende la firma dei due ministri per essere poi pubblicato in Gazzetta ufficiale ed entrare in vigore.

Pagamento affitti: gli inquilini morosi incolpevoli

Nel decreto in questione si chiarisce in primo luogo la nozione di morosità incolpevole per chi vive in affitto, stabilendo che per morosità incolpevole si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a pagamento del canone di locazione in ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare.

Affitti: quando la morosità è incolpevole

Le cause di morosità incolpevole sono:

1 - perdita di lavoro per licenziamento;

2- riduzione dell'orario di lavoro in base ad accordi aziendali o sindacali

3- limitazione della capacità reddituale per la cassa integrazione ordinaria o straordinaria

4 - mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici

5 - cessazione di attività professionali o di imprese registrate, per cause di forza maggiore

6 - malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che comporta la riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità di usare parte consistente del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.

Affitti e inquilini morosi: le risorse con il Piano casa

In merito agli inquilini morosi incolpevoli che non possono pagare gli affitti, il recente decreto legge 28 marzo 2014, n. 47, ha stanziato 100 milioni per il Fondo di sostegno per l'affitto e 226 milioni per il Fondo per la morosità cosiddetta incolpevole che saranno assegnate in via prioritaria ai comuni ad alta tensione abitativa.