I dati emersi dal documento sugli "Sfratti in Italia" per l'anno 2014 sono allarmanti: 77.278 sono gli sfratti in Italia con incremento rispetto al 2013 di quasi il 5% (4,98). Di questi 4.527 solo a Milano pari a 1 ogni 337 famiglie!
Le grandi provincie sono attentamente prese in esame. Il rapporto (recuperabile attraverso il sito del ministero dell'interno) segnala come gli sfratti nel 2014 a: Torino, Milano, Venezia, Genova, Firenze, Roma, Napoli. Bari, Catania e Palermo siano il 40,4 % per un totale di 31.212.
Ma i dati più significativi rimangono quelli sui provvedimenti di sfratto emessi per morosità: si passa da 1.434 del 2008 - primo anno in cui si attesta la recessione - al 4.330 con un rapporto più che triplicato.
Le posizioni dei Sindacati
Per i sindacati la situazione è tragica:
Per Cgil - Sunia: (comunicato Cgil - Sunia reperibile nel sito Sunia)"l'emergenza sfratti è fuori controllo" e ribadiscono le proposte che da anni formulano, ovverosia:
· Un piano pluriennale di edilizia sociale;
· Una revisione della legge sulle locazioni;
· Un fondo a sostegno degli inquilini morosi.
Per il Sicet (comunicato ripreso dal sito Cisl):
Tale situazione non è una novità e la responsabilità è da accreditare alle politiche governative. Il Sicet denuncia il pericolo concreto di nuovi sfratti per il 30 giugno, allo scadere, dopo appena quattro mesi, delle proroghe per finita locazione. Per il Sicet occorre: la riduzione dei prezzi per gli affitti e provvedimenti legislativi incentivante l'affitto e l'edilizia residenziale pubblica.
Per l'Unione Inquilini (comunicato ripreso dal sito Unione Inquilini).
La situazione abitativa in Italia conclama la fallimentare politica del governo e soprattutto, del provvedimento legislativo denominato piano casa Lupi. Per L'Unione Inquilini serve:
· Recuperare il patrimonio pubblico abbandonato e riutilizzarlo per abitazioni;
· Sospendere gli sfratti;
· Diminuire gli affitti;
Annunciano una mobilitazione nazionale per il 10 ottobre in occasione della IV Giornata nazionale Sfratti Zero
