La diagnosi di leucemia è una di quelle sentenze inattese e inaccettabili, che giungono come un cataclisma a flagellare non solo chi ne è colpito, ma l'intero nucleo familiare di cui fa parte. Quando poi la vittima di questa sentenza è un bambino di appena sette anni, la questione diventa ancora più delicata e meno tollerabile.

Fortunatamente, però, dopo i primi momenti di sconforto, ci si ricorda che i progressi scientifici in campo medico sono ormai notevoli e che le possibilità di salvare un bambino che si trova a dover affrontare una malattia così seria sono davvero incoraggianti.

Per esempio, è di poche ore fa la rassicurante notizia relativa ad un piccolo paziente di quattro anni, ricoverato al Bambin Gesù di Roma, affetto da leucemia linfoblastica acuta di tipo B cellulare, ovvero la tipologia di tumore più frequente in età pediatrica. Pare infatti che ne emergano in Italia circa 400 nuovi casi ogni anno. Gli specialisti hanno affermato che benché sia "ancora troppo presto per avere la certezza della guarigione, il paziente è in remissione, cioè non ha più cellule leucemiche nel midollo".

La scuola di Matteo chiede aiuto

Nel caso di Matteo, invece, un bambino di Catania, ricoverato al Policlinico per una forma di leucemia che necessita un Trapianto urgente di midollo osseo, la scuola, tramite un comunicato della dirigente scolastica, ha deciso di rivolgere un appello alla sensibilità di chiunque voglia provare ad aiutarlo.

Trapianto urgente di midollo osseo

A lanciare l'appello, la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo "Grazia Deledda", in cui il bambino di sette anni frequenta la scuola primaria. Appello voluto e richiesto dagli stessi genitori del piccolo, i quali invitano chiunque volesse aiutarli a presentarsi presso il centro ADMO di Catania, per sottoporsi, gratuitamente e senza ricetta medica, ad un prelievo utile a stabilire la compatibilità nell'ottica di un eventuale trapianto.

Occorre che i potenziali donatori abbiano dei requisiti fisici ben precisi: bisogna avere un'età compresa tra i 18 e i 35 anni, un peso corporeo non inferiore ai 50 chilogrammi e, naturalmente, godere di un buono stato di salute. Non si potrebbe infatti effettuare la donazione di midollo qualora si soffrisse di disturbi cronici gravi o si accusassero sintomi di patologie infettive.

Più potenziali donatori, più possibilità di trovare quello compatibile

La comunicazione da parte della dirigente si conclude mettendo a disposizione anche un recapito a cui rivolgersi per sottoporsi al prelievo, invitando più gente possibile a farlo perché possa aumentare la probabilità di trovare il donatore giusto. Per sottoporsi al prelievo non occorre ricetta medica. Di seguito si comunica il numero telefonico della Sig.ra Francesca Vinci, responsabile del Centro ADMO di Catania: 3928831948.

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