Il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, assistito dal Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche facente parte del medesimo corpo, ha mosso nella giornata di ieri, 18 Gennaio 2018, una pesante accusa ai danni di Samsung e Apple in Italia. L'accusa? Aver reso obsoleti i propri dispositivi già presenti sul mercato per indurre i consumatori ad acquistare i modelli in uscita.

Apple e Samsung, l'incubo diventa realtà

Quella che prima veniva definitiva solo una leggenda metropolitana, ora diventa una paurosa realtà. Nel corso degli ultimi mesi sono state moltissime le lamentele dei consumatori, legate all'efficienza della batteria, ad un anomalo e repentino rallentamento del sistema operativo, spesso in coincidenza dell'uscita di nuovi update del sistema operativo.

Proprio grazie a queste segnalazioni, e all'attento monitoraggio dell'Autorità, il procedimento indirizzato contro Samsung e Apple ha potuto vedere la luce. Secondo l'accusa, le due aziende avrebbero sfruttato le carenze di alcuni componenti, per ridurre le prestazioni dei dispositivi e di conseguenza la qualità del loro utilizzo. Questo, grazie ad alcuni aggiornamenti software che le due imputate avrebbero propinato ai clienti come necessari al corretto funzionamento dei dispositivi, violando diversi articoli del Codice del Consumo.

L'autorità comunica di aver già effettuato ispezioni presso le sedi delle due aziende

Il procedimento avviato, però, non basta a dar luce su una pratica simile, che se verificata sarebbe di una gravità inaudita, come ha affermato, in una nota, Massimiliano Dona, il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

Dona ha infatti chiesto sia l'intervento del Parlamento Italiano, come avviene già da diverso tempo in Francia, e sia quello della Procura della Repubblica, chiamata a procedere sul piano penale qualora ci fosse un accertamento dei reati e si è fatto portavoce dei diritti dei consumatori e del dilagante malcontento, che vede alla gogna due mostri della telefonia, e della tecnologia in generale, dai quali non ci si aspetterebbe mai un comportamento simile.

Intanto la polemica genera bufere sui social, ed è stato proprio il passaparola e la potenza del networking a dare l'allarme ed il via a tutto. Gli utenti di questi due grandi marchi sono coscienti e consapevoli, e non perdonano scivoloni del genere. Come andrà a finire?