Sono tantissimi gli studenti che sono iscritti all'Università della Calabria, e per loro le novità in arrivo non sono per niente confortanti. In realtà, per molti non si tratta di vere e proprie novità, ma di conferme sulla dura realtà che i giovani sono da tempo costretti ad affrontare. Dai dati Almalaurea è emerso che la situazione dei laureati non è affatto confortante nell'ambito del lavoro. Sulla questione è intervenuto Gregorio Crudo, studente in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni ed unico candidato della provincia di Crotone al Consiglio di Amministrazione dell'università della Calabria.

I dati sono sconfortanti

Dai dati emerge che l'università e il mondo del lavoro finiscono per essere due entità completamente separate.Crudo,intervistato da "CN24tv",ha affermato che, secondo le cifre in possesso diAlmalaurea, un anno dopo il conseguimento della laurea, soltanto il 26,7 per cento degli studenti lavora. Di questi, però, il 44,5 per cento ha contratti part-time.

Si tratta di dati davvero sconcertanti che mostrano come il percorso formativo dell'ateneo calabrese non agevoli gli studenti nell'inserimento nel mondo del lavoro. Crudo ha sottolineato chei dati dell'Unical sono i più bassi rispetto anche alle altre Università del Mezzogiorno. Inoltre ha affermato che la riforma della didattica, che ha portato all'elezione del Rettore Crisci, è poi finita nel dimenticatoio, non favorendo il processo di modernizzazione dell'ateneo.

Nuove opportunità per gli studenti

Secondo quanto riporta il portale online "CN24tv", Crudo ha dichiarato che le associazioni studentesche si sono mobilitate per poter aiutare e indirizzare gli studenti dell'ateneo. L'impegno nella realizzazione di stage, esperienze di studio all'estero e anche opportunità di Erasmus,fornisce senza dubbio maggiori vantaggi ai giovani.

Infatti, essipossono acquisire maggiori competenze sia da un punto di vista didattico, sia per quanto riguarda le esperienze lavorative. In conclusione,Crudo ha sottolineato che: "Laddove l'università non garantisce opportunità concrete, non tutti gli studenti stanno a guardare!".