La Calabria, si sa, è stata sempre terra di accoglienza ed ha sempre mantenuto questo valore. Anche dopo gli attentati terroristici ad opera di alcune persone legate alla religione islamica, nella regione i musulmani sono bene accettati. Mentre in molte parti d'Italia non sono visti di buon occhio, a Locri si è svolta l'ultima preghiera che ha segnato la fine del Ramadan. Una preghiera che ha visto la partecipazione di tantissimi musulmani tanto che l'evento si è svolto all'aperto in un luogo accessibile a tutti.
L'ultima preghiera nello stadio comunale di Locri
Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese probabilmente ha accolto la richiesta della comunità musulmana di fare la preghiera nello stadio comunale della cittadina che si affaccia sul mare Ionio. Il primo cittadino è ben voluto da tutti e ha deciso, così, di concede un diritto ai musulmani, un diritto previsto dalla Costituzione Italiana.
Il sei luglio allo stadio comunale, quindi, si è svolta la preghiera Eid Al Fitr che segna la fine del Ramadan. L'iniziativa è stata voluta da una associazione islamica denominata Al Amal presieduta da Najib Lafandi. L'importantissima preghiera si è svolta dalle ore sei alle ore dieci. A questo evento ha partecipato anche il sindaco della città che ha tenuto un discorso in cui ha sottolineato come le persone che praticano altre religioni sono ben viste da tutta la comunità.
I ringraziamenti del presidente Najib Lafandi
Najib Lafandi, come si è detto nelle righe sopra, è il presidente dell'associazione islamica che ha desiderato lo svolgimento dell'ultima preghiera del Ramadan nello stadio di Locri. Il presidente ha voluto ringraziare attraverso un comunicato molte persone tra cui il sindaco Giovanni Calabrese che ha concesso l'autorizzazione per lo svolgimento della preghiera, la consigliera Domenica Bumbaca che ha concesso lo spazio e il custode Mario Sabatino che ha aperto i cancelli dello stadio prima delle sei di mattina in modo che fosse tutto pronto per l'inizio della preghiera.