Un ragazzo di soli 13 anni si ègettato dal balcone della sua abitazione, al quartopiano di un condominio alla periferia di Bergamo, la sera di sabato 2 novembre. Aveva dei brutti voti ascuola e aveva anche ricevuto una nota sul diario. Sarebbe stato questo il motivoper cui avrebbe avuto una discussione con il padre, il quale dopo averlo rimproveratoduramente, gli avrebbe anche rotto la Playstation per punizione. Con ogniprobabilità, il genitore aveva attribuito il cattivo rendimento a scuola alletroppe ore trascorse davanti ai Videogiochi.

Un gesto d'ira che stava per trasformarsiin tragedia.

Dopo un volo di oltre dieci metri, il ragazzino si è infatti miracolosamente salvato. Stando a quantoriportano alcune fonti locali, a salvargli la vita sarebbe stata un'aiuola, resafradicia per le recenti piogge.

Al momento è ricoverato inRianimazione all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ma secondo i medici nonsarebbe in pericolo di vita. Le sue condizioni restano comunque gravi. Nell'impattocon il suolo, ha riportato fratture in varie parti del corpo, la più grave albraccio destro.

La notizia è trapelata solo ora, inseguito alla pubblicazione dell'episodio su alcuni quotidiani locali. Secondo quantoriporta l'Eco di Bergamo, ai soccorritori, chiamati dal padre, il ragazzinoavrebbe detto: "lasciatemi stare".

Un gesto disperato che si è consumato in unattimo, una reazione spropositata per un motivo sicuramente banale esuperficiale.

Tuttavia, la dinamica del fattonon è ancora chiara. Dall'ospedale in cui il 13enne è ricoverato, il padrenon vuole parlare: "per quanto mi riguarda è stata una caduta accidentale,la Playstation non ce l'abbiamo nemmeno e non c'è stata nessuna lite",riportano alcune fonti.

Inizialmente, però, la versione dei genitori eracompletamente diversa: secondo le testimonianze di alcuni vicini, accorsi subitodopo aver udito il tonfo, la mamma e il papà del ragazzino avrebbero raccontatoche c'era stato un litigio perché avevano rotto il gioco elettronico. La poliziasta effettuando le indagini sul posto.