A crotone durante un'operazione di monitoraggio del territorio, gli agenti della Polizia di Stato hanno sorpreso una donna mentre accendeva fuochi d'artificio non autorizzati in pieno centro. Gli agenti hanno sequestrato il materiale esplosivo artigianale e identificato la 29enne. Le forze dell'ordine intanto continuano a monitorare anche via Acquabona, zona in cui il fenomeno dell'accensione di materiale esplosivo è stato più volte riscontrato nel recente passato.

L’intervento della Polizia a Crotone e la denuncia della donna

Una pattuglia della Polizia di Stato, durante il consueto monitoraggio delle vie cittadine, ha notato una donna in via Acquabona che si allontanava da una batteria pirotecnica appena accesa.

Gli agenti hanno quindi provveduto a porre sotto sequestro il materiale esplosivo artigianale e identificato la 29enne, residente nel capoluogo crotonese.

La donna è stata denunciata in stato di libertà per il reato di accensione ed esplosioni pericolose in un luogo pubblico.

L'attenzione è rivolta anche al vicino quartiere di via Acquabona

L'area nella quale è avvenuto il sequestro è tra l'altro molto frequentata, con numerosi veicoli parcheggiati e un flusso costante di residenti e passanti. L'esplosione di materiale pirotecnico, quindi, avrebbe potuto dare vita a un incendio o provocare danni.

Gli investigatori stanno ora concentrando le loro attenzioni anche sul vicino quartiere Acquabona, adiacente alla zona del sequestro.

Secondo gli inquirenti, l’accensione di fuochi pirotecnici è spesso associata a celebrazioni private, come compleanni o lauree, ma anche a fenomeni che richiamano altri comportamenti illegali.

Questo è il secondo caso di cronaca simile in città in poche settimane: l’altro episodio, nelle adiacenze di via Pastificio, aveva portato a una denuncia per disturbo della quiete pubblica e uso improprio di materiale esplodente.

Il reato di accensione ed esplosioni pericolose

È l'articolo 703 del Codice Penale a disciplinare il reato di accensione ed esplosioni pericolose.

Esso riporta che: "chiunque, senza la licenza dell'autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco, accende fuochi d'artificio, o lancia razzi, o innalza aerostati con fiamme, o fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l'ammenda fino a 103 euro. Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell'arresto fino a un mese".